NOI VOLONTARI DEL 118 NON POSSIAMO “RESTARE A CASA”!

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Un altro appello dei volontari del 118, che in momenti come questo, assume un significato gravissimo, creando condizioni tali da rendere improcrastinabile la soluzione di un problema, che si trascina da sempre, nell’indifferenza totale delle istituzioni preposte.  L’assenza di tutela e la negazione dei diritti, rappresentano un insopportabile sopruso nei confronti di chi lavora senza sosta e rappresenta peraltro, un elemento fondamentale nel complesso ingranaggio del soccorso, al cittadino in difficoltà. È il momento quindi, di uscire dal percorso obbligato delle chiacchiere, della solidarietà di maniera e dello scaricabarile, per affrontare seriamente la problematica relativa all’assenza totale di copertura assicurativa e previdenziale, in cui lavorano i volontari del 118.

“Sono giorni di tensione e di lavoro senza sosta per noi volontari.
Noi siamo quelli che non hanno alcun diritto ma che sono sempre in prima linea in situazioni di emergenza come quella di questi giorni. Siamo quelli che ad ogni ordine non possono rifiutarsi, diversamente da chi è dipendente e può scegliere di andare in ferie o mettersi in malattia percependo comunque lo stipendio. C’è chi si chiede: ma i Volontari non lavorano solo per spirito filantropico? Ebbene sì, questo è quello che accade in paesi civili, ma non in provincia di Caserta, dove i Volontari sono l’asse portante del servizio 118; senza di loro…tale servizio non sarebbe garantito. Ci chiediamo se in questi giorni, il Direttore dell’ASL Caserta si sia chiesto chi sono questi operatori volontari che nonostante tutto stanno dimostrando professionalità e spirito di sacrificio. Inoltre, andando contro ogni regola di un Paese civile, a noi volontari viene dato anche l’ordine di fare i tamponi a domicilio (vedasi allegato) …. Poco importa se non abbiamo una assicurazione in caso di malattia, o se in caso di contagio mettiamo a rischio anche i nostri figli e le nostre famiglie.
Ricordiamo che nei giorni scorsi, un nostro collega è stato contagiato ed ora si trova in quarantena e non percepirà alcun indennizzo. Verrebbe da dire, oltre al danno la beffa! A questo punto, se il Direttore Generale dell’ASL continuerà a voltarsi dall’altra parte Noi volontari ci tuteleremo da soli, scenderemo tutti in strada per solidarietà verso il nostro collega. E a quel punto sarà troppo tardi per correre ai ripari. Che dire poi della Centrale operativa? Da sempre quasi inesistente ma ora anche pericolosa. Capita Sempre più spesso che gli operatori di centrale inviino le ambulanze senza essersi accertati delle reali condizioni degli utenti. Inoltre in periodi come questi è inaccettabile attendere circa 30 minuti per poter parlare con un operatore di centrale. Ed è comprensibile se poi, al nostro arrivo troviamo l’utenza sempre più inferocita nei nostri confronti.
Ovviamente tutta questa situazione fa comodo ad alcuni medici del 118,  tra i quali vi è chi approfittando del “periodo” pensa di starsene a casa e chi non essendo controllato a dovere gestisce da solo le proprie ore di straordinario  andando contro ogni regola contrattuale. Chiediamo al dottor Mannella di prendere provvedimenti a riguardo, prima che siano gli altri a prenderli al suo posto, fornendo a chi di dovere le prove video e audio. Tornando a noi Volontari, chiediamo, una volta per tutte di avere risposte in merito dal Direttore generale dell’ASL Caserta, affinché vi sia il giusto riconoscimento della nostra opera prestata in tutti questi anni e che continuiamo a prestare in Questo periodo triste per il nostro Paese e per la nostra Regione. Ricordatevi di noi sempre…non solo quando vi pare!!!

1 commento

  1. perchè non prendete le vostre prove e le portate alla magistratura? perchè vi fate ricattare da chi si fa i soldi alle vostre spalle

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