– di Nicolò Antonio Cuscunà –
La gestione del patrimonio immobiliare pubblico, valorizzazione finalizzata all’utilizzo dei beni secondo criteri privatistici di redditività e di convenienza economica, rappresentano una delle forme di attuazione, da parte della Pubbliche amministrazioni, del principio costituzionale di buon andamento (art.97 Costituzione) del quale l’economicità della gestione amministrativa costituisce il più significativo corollario (art. 1 L.241/90).
Questa è la premessa con cui l’Amministrazione Comunale di Caserta, a guida Carlo Marino, apre il Deliberato di Giunta con cui individua elenco/inventario dei Beni Mobili (terreni e fabbricati) appartenenti al patrimonio disponibile dell’Ente – D.n.183 dell’11 novembre 2019.
Nell’elenco figurano appartamenti, terreni ed immobili sparsi in città e fuori, di questi appartamenti un numero non ben definito sono (a memoria sono 86) concentrati nel Parco Primavera di Tuoro. Degli immobili nel Parco Primavera non si conosce il titolo di assegnazione di tutti gli occupanti, né l’ammontare dei fitti ricavati alla cassa comunale. Non comprendiamo la volontà di riqualificare l’area del Parco Primavera realizzando un parcheggio sotterraneo in piazza Suppa, previa distruzione dell’esistente alberata e funzionale, in aggiunta alla riqualificazione del centro parrocchiale, il tutto per la somma di 2.219.508,81 euro. Non è la prima volta che l’Amministrazione Marino paga profumati fitti all’Istituto Diocesano per il Sostegno del Clero, e spende soldi pubblici per valorizzarli.
Non riusciamo a intravedere i ” criteri privatistici di redditività e di convenienza economica” nella gestione del Patrimonio immobiliare della città. Ecco le osservazioni documentate del nostro metodo d’informazione. Piano delle alienazioni e delle valorizzazioni del patrimonio immobiliare disponibile -triennio 2019/2021 – Delibera di Giunta n.159 del 15 ottobre 2019. Dall’elenco figurano :1) ex complesso-edificio Sant’Antonio nell’omonima via, disponibile mq 7.157,00 superficie ad uffici + cortile e rimessa; 2) ex Gassometro in via Domenico Mondo, 7 disponibile mq 280,00 uffici + mq 2.800,00 area scoperta; 3) struttura mercatale, viale Ellittico mq 3.960,00 coperto; 4) ex caserma Brignole, viale Carlo III mq 45.000,00 scoperto + 4.000,00 manufatti; 5) parco Primavera Tuoro , asilo comunale mq 500,00 -abbandonato ed ancora non vandalizzato- + 5.000,00 mq di superficie. Bene, anzi malissimo, la Giunta Marino e per esso il dirigente ingegnere Giovanni Natale, in esecuzione di giusto contratto sottoscritto all’Agenzia delle Entrate di Caserta, il 28 marzo del 2002 n.2357 serie 3, promulga Determinazione Registro Unico n.302 del 26/02/2020 per il pagamento del fitto per la sede Comando di Polizia Municipale anno 2020 per l’ammontare di spesa di euro 234.623,00. Dal documento non si conosce il beneficiario della ingentissima somma, si apprende la superficie dell’immobile e dell’area esterna disponibile.
Per giusta informazione, si porta a conoscenza: ” altra Determina -simile alla precedente- n.1827 del 18 novembre 2019 con la quale l’Ente Comune pagava il fitto per la sede della Polizia Municipale, sempre senza indicazione del beneficiario, per la somma di euro 230.000,00.
In poco più di 3 mesi e mezzo la Giunta Marino trova 464.623,00 euro per pagare i fitti ad un privato e non trova i soldi per mettere in sicurezza le strade ed il verde della città.
Orbene, dai documenti si evince come la Giunta presieduta dal PD Carlo Marino sperpera il denaro pubblico, atteso la disponibilità di immobili idonei ad ospitare il comando della polizia urbana. Nel caso di non idoneità degli immobili sopracitati, non si comprende come mai “l’arguta e intelligente” amministrazione Marino non abbia mai progettato di spendere soldi pubblici per valorizzare proprietà pubbliche, al posto di spendere soldi pubblici per valorizzare proprietà dell’I.D.S.C.?
Osserviamo un colpo di genio della Giunta Marino, posto in essere con la Delibera n.6 del 30 gennaio 2020 – programma triennale LL.PP. 2020/2022-ADOZIONE-..Spostamento caserma VV.UU. in immobile comunale via Graefer ex Tribunale- disponibilità: euro 10.000 (diecimila) anno 2020; euro 20.000 (ventimila) anno 2021. Considerato l’ottima condizione dell’immobile di cui trattasi, non ci è dato comprendere come adegueranno la sede del l’ex Tribunale a caserma, con la modica spesa di 30.000 euro in due anni, tenuto conto che ne occorreranno molti di più, soltanto per trasferire tutta l’attrezzatura elettronica ecc., ecc… Dalla lettura della documentazione in nostro possesso arguiamo la volontà di lasciare la caserma dei VV.UU., ancora per un altro anno, nell’attuale ubicazione al costo di uro 234.623,00.
Non azzardiamo consigli alla Giunta Marino ma corre l’obbligo di rammentare: ” la lontananza dalla città degli uffici Anagrafe, Stato civile, Annona e Servizi Sociali ubicati nell’ex Caserma Sacchi in via San Gennaro di Falciano”. Uffici decentrati e frequentati da cittadini di ogni età, in particolare anziani e provenienti da tutte le frazioni, in cui sono state chiuse le delegazioni. Pertanto, la sede più idonea per ospitare gli uffici aperti al pubblico, parrebbe essere gli l’ex uffici del Tribunale in via Graefer. Nel mentre, nell’ex caserma Sacchi potrebbe bene e subito venire spostata la caserma della Polizia Urbana.
Ciò scritto, si palesa la falsità con cui la Giunta presieduta dall’avvocato Carlo Marino utilizza i dettami costituzionali (art.97) …”gestire il patrimonio immobiliare pubblico con criteri privatistici di redditività…”.
Radio palazzo Castropignano di piazza Vanvitelli, informa che il beneficiario del fitto della caserma VV.UU. è un parente di una nota politica casertana.
Solo per fare i conti della lavandaia, 18 anni di fitti a 230.000,00 euro anno, sommano la modica spesa di 4 milioni 140 mila euro….., si poteva costruire una caserma con i bagni dai rubinetti d’oro.