– di Francesca Nardi –
Quindici impianti di compostaggio in 18 mesi… e cinque milioni di ecoballe… si spera “fuori dalle balle”…sempre che non siano solo “balle”, entro 18 mesi! I prossimi 18 mesi saranno quindi, i più operosi del secolo…una lunga incredibile filiera di idee che si traduce simultaneamente in produttività…ci fermiamo solo per votare e si ritorna a produrre…evvvai! Quando Vincenzo De Luca le spara …decisamente non ha eguali sul territorio ed anche la storia dell’homo politicus, fa una certa fatica a stargli dietro… Del resto la differenza di stile, tra il Governatore, leggermente bolso, in verità, nelle ultime apparizioni, ed il resto delle controfigure sullo sfondo, consiste esclusivamente nella maniera di azzannare il polpaccio virtuale dell’interlocutore…forse troppo schifiltosi gli altri, per lasciare il segno e coreograficamente primitivo lui, quel tanto che basta, da far temere spargimenti di insulti incontrollati…A questo punto, non è detto che la carta vincente e la ricetta persuasiva che l’hanno portato a Santa Lucia, cinque anni fa, non siano state solo ed esclusivamente la sua spregiudicatezza e quella sua maniera di duellare, da solo, sopra le righe… Del resto la verità delle cose non è mai sofisticata, come vorremmo che fosse e se proviamo ad essere più realisti del re…dobbiamo ammettere che… di politica non se ne parlava cinque anni fa e non se ne parla, ahinoi, adesso…Ma i ritardi di De Luca sulla monnezza ed il suo smaltimento, meritano una “leale” giustificazione…Se dedichi cinque anni alla demolizione sistematica della Sanità, tempo per smaltire le ecoballe e tirar su gli impianti di compostaggio, non ne hai e allora ecco che quel pover’uomo di De Luca, coronavirus permettendo, è costretto a fare i miracoli in diciotto mesi… e… a giudicare dalla maniera spericolata, con cui sta gestendo l’emergenza, non v’è alcun dubbio, che ci sarà bisogno di un altro miracolo, divino questa volta, se la scamperemo e la potremo raccontare…ma lui prosegue dritto, in maniera ammirevolmente scomposta … e la qualità del bronzo espressivo…è davvero di prim’ordine…Ci chiediamo se il governatore, abbia o meno contezza del fatto, che i suoi inviati all’Avana della provincia di Caserta, non ne hanno azzeccata una…a cominciare dalle riunioni attorno ai tavoli di palissandro….rigorosamente mute ed inarticolate… per mancanza di argomenti sensati… e se così non fosse ed i protocolli sfornati e friabili come croissant, avessero avuto un seguito, i medici del 118, avrebbero dovuto eseguire i tamponi a casa del paziente sospetto e quindi attendere i risultati, ma….il 118 non ha tamponi in dotazione e neppure un adeguato vestiario e se proprio insistete… vi diremo che la centrale del 118 a Caserta, non ha neppure il sapone…e sempre in ordine al protocollo-croissant… al governatore che si produce in conferenze stampa, talvolta contraddittorie e sempre disinformate, circa la realtà delle periferie dell’impero…punge vaghezza di verificare se le tensostrutture, che sorgono e dormono, nelle aree adiacenti agli Ospedali, hanno qualcosa in comune con quelle che si vedono su internet?, e se i suoi luogotenenti sul territorio quando parlano alla nazione abbiano o meno attivato i neuroni? Hasta la vista governatore!