OSPEDALE SAN ROCCO, FINITE LE FERIE SI COMPENSA CON I FESTIVI

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(f.n.) – Se qualcuno fosse alla ricerca di episodi sconcertanti o di vicende che lascino con il fiato sospeso o di altre che provochino interrogativi che, per l’assurdità della vicenda trattata,  non avranno mai una risposta sensata…ebbene potrebbe soggiornare per un paio di giorni all’interno del PO San Rocco di Sessa Aurunca, chiedere un opportuno accesso alle “carte” , che definire atti generali, sarebbe un azzardo e prodursi quindi, in un coreografico tour attraverso saloni, corridoi e reparti e magari scantinati dell’Ospedale aurunco… Al di là delle sbattute in petto degli avvocati della difesa di maniera, quel qualcuno avrebbe materiale a iosa, per scrivere chilometri di “sconcertanti” episodi che giacciono sul fondo del barile … Ebbene …anche oggi, tanto per gradire… abbiamo di che “sconcertarci”…Leggendo infatti,  una nota a firma del primario ff di Ginecologia del San Rocco, ci chiediamo se sia più grave la “storditezza” di chi scrive e probabilmente non rilegge o la presunzione di avere descritto in maniera ineccepibile un problema…Comunque sia… una nota come quella del 21 febbraio u.s. inviata al direttore sanitario del presidio, altro candidato al premio Nobel per la “sanitasecondomeealtridueotre”, ci invita seriamente ad una riflessione: dobbiamo ridere sonoramente o piangere a dirotto? La nota a firma del primario ff della Ginecologia è una risposta all’avviso di interruzione di energia elettrica per tre ore, nella Unità Operativa di cui sopra. Il primario risponde testualmente … “in riferimento etc…chiede tenendo conto dell’attività di reparto che rallenta nei giorni feriali e festivi, se è possibile svolgere attività di manutenzione nei giorni 22/2/2020 (sabato dalle ore 13 alle ore 16) oppure in alternativa domenica 23/2/2020 (dalle ore 10 alle ore 13).” La domanda sorge spontanea: il primario conosce il significato di “feriale” che significa “giorno non festivo e cioè lavorativo?” oppure ritiene che “feriale” sia riferito al giorno di ferie? Chi legge con la stessa superficialità di chi ha scritto la nota,  si chiede, con giusta ragione, se in quel reparto il personale sia sempre in ferie ed i medici ed infermieri si trovino in servizio per hobby o di passaggio e se gli unici momenti in cui si interrompono le ferie, siano per caso il sabato pomeriggio e la domenica…e se le ferie si interrompano e vengano compensate con i giorni festivi e semifestivi o considerati tali e se i pazienti vengano curati per caso o per fortuna e così via, creando una dimensione paradossale, cucita e tessuta su una superficialità imperdonabile ed anche una ‘ntecchia vergognosa, che offre un’immagine chiara ed inequivocabile, del livello di meticolosità, ordine e precisione di cui, se proprio vogliamo essere seri e rigorosi fino in fondo,  al Presidio Ospedaliero San Rocco, pare che nessuno abbia mai sentito parlare…E…a proposito di abitudini e regole, è appena il caso di aggiungere che, nonostante si agisca e si scriva, lasciando intendere il contrario, la giornata di sabato non è considerata né festiva né semifestiva ma è a tutti gli effetti una giornata lavorativa, come è appena il caso di ricordare, che il paziente potenziale non va in ferie, né può consentirsi il lusso di aggiungere al suo problema anche quello del semifestivo abusivo…A qualcuno potrebbe pungere vaghezza di osservare: ma il primario si sarà sbagliato a  scrivere feriale…quante storie! A quel buonista risponderemmo che lo stato attuale del San Rocco rappresenta il discutibile montepremi delle distrazioni e degli errori sui quali i buonisti di turno hanno sorvolato, troppo spesso per convenienza. Hasta la verguenza!