– di Nicolò Antonio Cuscunà –
Denunciamo fatti, disfatti e misfatti per l’alto senso di responsabilità che ci lega alla vera partecipazione democratica, alla libertà d’espressione, al senso civico di agire senza interrogarsi qual è l’utile e a chi giovi.
A Caserta l’assenza dei più elementari diritti per i cittadini è acclarata. Non v’è certezza di nulla, del diritto allo studio, ai trasporti collettivi efficienti, alla sicurezza sanitaria, autostradale e pedonale, ad usufruire di aria respirabile decente, spazi verdi e servizi pagati e di cui l’obbligo dell’Ente Locale garantirli.
Il sistema viario, la circolazione autoveicolare e pedonale cittadina sono oggetto di costanti denunce e critiche propositive, di singoli cittadini e di associazioni. Continuarne la trattazione di queste problematiche è cosa sacrosanta visto il silenzio omertoso o le promesse “mentirose” dell’Ente Locale. Norme e regole per il buon e corretto funzionamento della circolazione urbana ci sono ma non vengono concretamente applicate. Appellarsi alla difficile orografia urbana della città di Caserta è da ignoranti. Prova contraria è la corretta viabilità e vivibilità di aree urbane molto più difficili della casertana, quali – Bologna, Modena, Parma, Urbino, Aosta-.
Copiosa, attenta e chiara è la normativa prodotta negli anni dal legislatore in materia di regolamenti attuativi sulla circolazione e mobilità autoveicolare -pubblica e privata-, umana e animale all’interno del perimetro urbano delle città. L.Tognoli -viabilità e parcheggi- L. 24/03/89 n.122, T.U. circolazione e disciplina stradale. L. Regionale 04/10/1999 n.26 – art. 2 comma – e – …salvaguarda e riqualificazione dei centri storici…-. D-L. 30/04/1992 n.285 e successive modifiche…art. 2 …commi 1- 2- lettera – d -. Codice della strada, art.6 comma 4, lettera d.
Per meglio intenderci, le norme sopracitate indicano con chiarezza cosa si deve e non si può fare in una città, regolano e garantiscono la corretta e civile fruibilità ai cittadini. La ratio delle norme verte al miglioramento delle qualità della vita, atteso l’abnorme uso di automezzi privati e per favorire la mobilità pubblica collettiva, il tutto visto la carenza di aree e spazi utili alla sosta e al parcheggio veicolare. Non entriamo nel merito della diversa classificazione delle strade urbane, delle loro caratteristiche tecniche e di costruzione, di come andrebbero attrezzate -semafori, attraversamenti, marciapiedi senza barriere- e rese correttamente fruibili. Non ci soffermeremo sula calibratura e distribuzione degli esercizi commerciali di prossimità, della grande distribuzione, turistici e del tempo libero, concausa dell’insostenibile traffico, occorrerebbero dei trattati. La situazione in città è all’attenzione di tutti e se ne conoscono le conseguenze. Elemento scatenante in negativo è il “mancato controllo del territorio urbano” per l’assenza fisica della Polizia Urbana. Un esempio per tutti: “i controlli al mercato bisettimanale di via Ruta sono affidati alla Guardia di Finanza”, ed anche con la loro presenza dissuasiva le illegalità, fuori e dentro l’area mercatale, sono costanti ed in aumento.
La città è nelle mani di parcheggiatori abusivi e, quelli autorizzati sono i veri padri padroni di soste e parcheggi. Non è dato sapere chi controlla i controllori del traffico e della sosta, nel merito, nella sostanza dell’incarico affidato in applicazione di norme, convenzione e elasticità d’applicazione. Non è superfluo rammentare che: le aree di sosta e parcheggi autoveicolari esistono e sono normate non per garantire occupazione agli addetti né utili all’Ente Comune. Nella ratio il legislatore intese classificare le strade, con la diversificazione tra possibilità di sosta e parcheggio a pagamento, per dissuadere l’automobilista dal puntare con il proprio veicolo verso il centro delle Città. Di conseguenza, la creazione di parcheggi esterni alla città, finalizzati allo scambio automezzo privato con pubblico, con unico pagamento sosta + trasporto e viceversa. A Caserta queste norme non funzionano né sono conosciute dai signori politici e tecnici occupanti palazzo Castropignano di piazza Vanvitelli. Esistono i parcheggi esterni, di interscambio, ma non sono fatti utilizzare, oppure sono chiusi e distrutti -piazza IV Novembre – monumento ai Caduti di Guerra.
Più volte siamo venuti a conoscenza, da parte di nostri lettori, di verbali loro contestati per violazione del Codice della Strada, nello specifico “…veicolo lasciato in sosta a pagamento senza corrispondere la tariffa dovuta…la violazione non contestata, causa assenza del trasgressore” Orbene, questa volta è capitato allo scrivente.
La contestazione è avvenuta il 14 dicembre 2019, alle ore 9,47 in via Caduti sul Lavoro n.41; la contravvenzione con bollettino di pagamento di 29,40 euro + 16,00 per un totale di 45,40 mi è stata notificata giorno 01.03.2020.
Premetto, ricordo benissimo il giorno, ora e luogo di sosta della mia autovettura, presente dalle 9,00 alle 12,30 presso l’asilo privato prospiciente il numero civico di cui trattasi. Alla mia buona memoria aggiungo il ricordo d’avere vestito e rappresentato, in quella scuola, “Babbo Natale” per la felicità di decine di bimbi, con i loro genitori presenti alla manifestazione. Immaginando e conoscendo la durata della manifestazione, produssi pagandolo il tagliando sistemato in bella vista, sul cruscotto dell’auto, lato guida. A distanza di oltre due mesi non conservo il tagliando, mi dispiace e consiglio i lettori di non fare il mio errore e di conservarlo, per cui, giocoforza, sarò costretto al pagamento dell’ammenda-truffa. Potrei contestare l’idiozia della motivazione: “…la violazione non contestata causa assenza del trasgressore…”. Non obietto perché non venne apposto sul parabrezza l’avviso della trasgressione …in quanto facilmente asportabile da chiunque. Stendo un velo pietoso sull’accaduto, non mi appellerò a nessuno nell’amara constatazione di conoscere di chi sia la responsabilità d’avere trasformato la città di Caserta in terra di nessuno.
Continueremo la nostra civile opera d’informazione pensando all’utilità che essa ha nell’aprire le menti stanandole dall’oblio.