LETTERA A CARLO MARINO: “CARO SIGNOR SINDACO … LEI E’ COMPLICE DI UNA LOGICA PERVERTITA”

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Pubblichiamo una nota del prof. Michele Falcone, ex consigliere della Provincia di Caserta, che critica aspramente la condotta etica della classe politica casertana richiamando il primo cittadino ad un coscienzioso esame di realtà.

Al Sig. sindaco Carlo Marino

Mi permetto inoltrare questa mia nel segno di una conoscenza forse oltre trentennale, sorta da contesti della Politica, quella di una volta con la maiuscola, ed è in virtù della quale che ritengo doveroso rivolgere il mio modesto giudizio su di te, certamente eccellente come avvocato, come cittadino, ma come “primus inter pares”, non posso, assolutamente, esprimere la stessa lusinghiera valutazione.

Non è possibile che si debba assistere nel capoluogo di provincia a situazioni sconfortanti, e ciò che è oltremodo grave e triste, l’incuranza nei confronti del codice etico, in questi ultimi tempi, infatti, ho avuto l’impressione, seguendo  un consiglio comunale, di trovarmi di fronte a quella meravigliosa tela di Picasso “la famiglia saltimbanchi”, sì proprio così, purtroppo, caro signor sindaco, in un cantuccio della grigia sala comunale come addossati gli uni agli altri quei figuri, appunto saltimbanchi senza anima che, pur avendo votato contro il bilancio sono nella maggioranza, nella tua maggioranza  consiliare, secondo quella “logica” pervertita del tenere incollato il sedere sulla poltrona, ma anche lei (ora a questo punto è d’obbligo usare il lei), non è forse, le chiedo, più colpevole chi li regge per mano nella squallida, impopolare, incivile e antidemocratica situazione?

Non me ne voglia, signor sindaco ma a volte anche un rimprovero, pur se acre, ed espresso da chi non ha mai avuto scheletri di natura Politica negli armadi, può scuotere le coscienze, ammesso che esistano…“.