COVID 19, CROCE E DELIZIA

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      –     di Nicolò Antonio Cuscunà     –      

            Le segreterie aziendali di CGIL e CISL Funzione Pubblica non hanno perso tempo e, nell’emergenza Covid 19, vera, pompata, supervalutata o sottostimata hanno indirizzato, al sindaco di Caserta Carlo Marino, una nota nella quale rivendicano, per la forza lavoro, il diritto alla sicurezza sui luoghi di lavoro.

Non è la prima volta che i rappresentanti sindacali dei lavoratori dell’Ente locale fanno appello, in tema di sicurezza, al primo cittadino, ai dirigenti oltre al medico, quest’ultimo nominato da qualche mese, su una sede vacante da anni. Non sarà l’ultimo intervento, atteso il silenzio cronico, illegittimo, insensibile e arrogante col quale l’avvocato Marino con i suoi dirigenti non degnano risposte. Ricordiamo le condizioni logistiche precarie di uffici degradati da anni di assenza di manutenzioni ordinarie. Rammentiamo l’appello alla sicurezza igienico-sanitaria, nella ex caserma Sacchi, per la mancanza di sorveglianza e sicurezza di uffici sensibili, in cui spesso i dipendenti sono assoggettati a minacce provenienti da un’utenza non filtrata. Non è la prima richiesta d’aiuto presentata, dai sindacalisti aziendali, a difesa di tutti i lavoratori. Dipendenti gravati da carico di lavoro superiore alle loro possibilità d’espletamento, atteso e visto la carenza numerica di forza lavoro, dovuta ai pensionamenti e per termine naturale. L’ultimo appello dei sindacati lavoratori è di 3 settimane addietro, nella circostanza dell’ennesimo furto posto in essere presso i sensibili uffici anagrafe e stato civile, furto causa d’interruzione di pubblico servizio. Da allora nulla è cambiato, i luoghi restano insalubri, non sanificati, non recuperati, invivibili ed inagibili. Il buco da cui, per la terza volta in 2 anni, si sono introdotti i ladri resta sempre disponibile, non custodito né riparato, i luoghi sempre fatiscenti con l’Archivio Storico Anagrafico, gettato in terra nell’umido. Questi i dati di fatto, queste le denunce dei rappresentanti la forza lavoro, ed al di là del merito specifico, resta la triste constatazione che la giunta di sinistra, con le tre più alte cariche, sindaco, vice e presidente del consiglio, ancorché targate Partito Democratico non hanno nessun rispetto del lavoro e di chi continua a svolgerlo con dedizione missionaria.