CORONAVIRUS, ADDETTI ALLE PULIZIE DELL’ASL SENZA PROTEZIONE: INTERVIENE IL SINDACATO

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Il sindacato generale di base (SGB) ha inviato una nota alla CM Service Srl, l’Impresa di Pulizie convenzionata con l’Azienda Sanitaria Locale e alla Direzione generale dell’Asl di Caserta avente per oggetto “la richiesta urgentissima e reiterata di dotazione dei regolamentari DPI (dispositivi di protezione individuali) integrati da quelli di cui l’Asl Caserta ha ritenuto di dover dotare il proprio personale diretto medico, infermieristico, OSS, nonché reitero della richiesta di visura e rilascio di copie conformi delle dovute certificazioni/autorizzazioni in merito alla abilitazione di codesta spettabile Azienda a poter trattare a qualunque titolo e secondo qualunque modalità i rifiuti speciali ospedalieri in regione Campania”.

Nella nota del sindacato, a firma del segretario Michele De Luca, si legge che, … “essendo venuta l’organizzazione sindacale, a conoscenza tramite i propri iscritti ed i media che la Asl di Caserta ha provveduto a dotare tutto il proprio personale di specifici Kit di protezione integrativa da rischio coronavirus, avendo ripetutamente richiesto anche per le vie formali, l’integrazione o la sostituzione degli obbligatori DPI in ambienti sanitari ed ospedalieri (tute e copricapo assenti, calzature scadute, gunti fuorinorma etc) nonché la verifica costante in qualità, quantità e densità dei disinfettanti e detersivi utilizzati, continuando a contestare la pretesa di codesta azienda a volere o addirittura dovere, svolgere attività interne al ciclo integrato di raccolta, selezione, trasferimento, trattamento e smaltimento dei rifiuti speciali ospedalieri, volendo surrogare tale pretesa con Corsi non specifici e non specializzati nel settore, non aderenti al combinato normativo UE nazionale-regionale, con la presente chiede tutto quanto espressamente indicato in oggetto riservandosi, in assenza di immediati riscontri in funzioni esecutive da parte loro, in sede di vigilanza attiva da parte della Asl di competenza, tempestive iniziative nelle competenti sedi giudiziarie, entro il termine di tre giorni”.