BENEVENTO – In merito all’intervento dell’Ordine degli Architetti della provincia di Benevento sulla questione delle luminarie natalizie, il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “È singolare che l’Ordine degli Architetti si giustifichi solo oggi con tanta acredine, ingenerosità e faziosità. Fortunatamente, però, a Benevento non abbiamo soltanto il vertice di un Ordine che pensa a fare politica ma tantissimi bravi architetti che hanno collaborato e collaborano per determinare la crescita e lo sviluppo urbanistico della Città. I vertici dell’Ordine fanno addebiti che solo gli incompetenti possono fare: il Sindaco e l’Amministrazione non sono certo responsabili della incapacità di governo altrui, tuttavia, malgrado la drammatica eredità finanziarie, stiamo dando le migliori risposte possibili alla Città. I vertici dell’Ordine degli Architetti dovrebbero sapere che il Sindaco, nella qualità di ufficiale di governo, è responsabile della sicurezza, per cui dopo il flop delle luci natalizie, rendendomi conto che era a rischio l’incolumità di migliaia di persone presenti nel centro città, decisi di far smontare quegli strani proiettori, tra l’altro inadatti all’esterno, coperti, incredibilmente, da buste nere della spazzatura con tanto di fili elettrici volanti. Il presidente dell’Ordine degli Architetti evidentemente ha dimenticato che venne in piazza Roma, in un negozio, a chiedermi scusa; ovviamente ci sono diversi testimoni della nostra conversazione. Il presidente mi chiese di poter recuperare nei giorni successivi, risposi che per ragioni di sicurezza avrei disposto la eliminazioni delle strutture pericolose ma che ero disponibile trovare una eventuale soluzione. Al riguardo facemmo a Palazzo Mosti una riunione dedicata al problematica. Sono ancora oggi in attesa della risposta! Stranamente, invece, leggo questo strano comunicato che mi induce a chiedere all’avvocatura del Comune di Benevento di valutare l’attivazione di una procedura legale per chiedere i danni di immagine causati alla Città e per la mancata sicurezza delle persone”.