CASERTA – Giovedì 13 febbraio 2020 “La Canonica” si riunirà come di solito alle ore 17:00 per ospitare “La Compagnia della Città & Fabbrica Wojtyla”, la compagnia teatrale di Caserta che, con uno sguardo aperto sul mondo intero, resta ed opera nella nostra città perché coltiva lo stesso sogno de “La Canonica”, quello della crescita culturale del territorio casertano, a cominciare dal suo capoluogo. Ed il suo non è un semplice e tradizionale teatro, ma uno spazio culturale alimentato da un linguaggio unico, che sgorga dal cuore, capace di universalizzare i temi trattati grazie all’alimentazione di un dibattito infinito che continua a crescere e propagarsi anche a sipario chiuso.
Sulla ribalta de “La Canonica” “La Compagnia della Città & Fabbrica Wojtyla”, con la sua proposta dal titolo “Tutte le cose del mondo”, intende continuare a riproporre la sua filosofia e gli obiettivi socio-culturali del suo teatro etico, come linfa rivitalizzante dello spirito culturale della “Civitas casertana”, avviati già in passato grazie all’efficacia di iniziative originali e formative della giovane compagnia d’arte cittadina.
È necessario ricordare che “La Compagnia della Città & Fabbrica Wojtyla” è nata grazie a Patrizio Ranieri Ciu e grazie alla volontà di alcuni giovani mossi dalla passione per il teatro. Due progetti comunali, “Il Teatro Cerca Te” e, successivamente “Tradizione & Traduzione”, avevano avvicinato i giovani casertani al teatro e alla cultura, ridando linfa vitale alla nostra comunità anche con la trasformazione del Teatro Comunale di Caserta in un polo culturale e vero centro di aggregazione per la città tutta. Al termine dei progetti, Patrizio Ranieri Ciu e questi giovani di età compresa tra 13 e 29 anni, tutti animati dallo spirito della casertanità, anche se nati altrove o addirittura stranieri, hanno deciso di costituirsi in compagnia teatrale e di proseguire il percorso teatrale rimanendo, come già detto, a Caserta, per dare rilancio alla sua cultura e per valorizzarne il patrimonio locale. Fabbrica Wojtyla, però, non è solo la compagnia teatrale di Caserta. È un mondo, uno stile di vita, la valigia di un viandante, ricca di esperienze e valori da trasmettere. È l’inatteso che sa guardare al futuro in maniera puntuale cogliendo i lati silenziosi di un’umanità troppo attenta all’apparenza. Fabbrica Wojtyla non è semplice teatro, ma un linguaggio unico che viene dal cuore, che sa parlare del particolare andando all’universale, in un dibattito infinito anche quando il sipario si chiude. E Patrizio Ranieri Ciu non è soltanto il regista e scrittore, ma la mente, il papà, l’amico fraterno di una compagnia giovane che porta messaggi che forse oggi sembrano “anacronistici” ma che lasciano pezzi di cuore in ogni luogo dove vengono lanciati.
Quest’estate “La Compagnia della Città & Fabbrica Wojtyla” ha inscenato al Maschio Angioino a Napoli “L’Anonimo Napoletano”, una rappresentazione teatrale in tre atti che è un mix tra commedia e musical. Lo spettacolo è stato un grande successo di pubblico e di critica tanto che anche Umberto Galimberti ne ha scritto sull’inserto D di Repubblica. Lo stesso spettacolo è stato rappresentato a Tirana (Albania) quando “La Compagnia della Città & Fabbrica Wojtyla” vi si è recata per “lottare” insieme ad altri artisti per sostenere la riapertura del Teatro Nazionale, chiuso dalle autorità governative.
Le attività performanti della Compagnia della Città & Fabbrica Wojtyla partono da innovativi presupposti culturali, riqualificando il Teatro e la sua funzione provocatoria e particolarmente critica della contemporaneità. I testi originali di Patrizio Ranieri Ciu offrono spaccati di analisi della verità resa sensibile dal filtro del sentimento, della tradizione, dell’umorismo e dell’approfondimento. Un incontro come presa di coscienza e di riflessione sull’attuale povertà del mondo esistente, sia spirituale che materiale ma che diviene invito alla gente a tentare insieme un recupero della lucidità di un tempo.
La rappresentazione scenica scelta si attiene ad una specifica forma di teatro: il Teatro Rapsodico. È teatro della Parola, tanto caro a Karol Wojtyla attore, che della parola esalta il valore e individua gli effetti. Una esperienza simbiotica tra attore e spettatore in una osmosi di emozioni che migliorano la qualità della vita interiore per entrambi.
L’incontro con “La Compagnia della Città & Fabbrica Wojtyla” si preannuncia molto interessante e, perciò, quello del 13 febbraio 2020, è un appuntamento de “La Canonica” da non perdere assolutamente.
Prof. Antonio Malorni – Direttore de “La Canonica”