SCHIAVONE VA VIA DAL PARTITO…E INTANTO IL SINDACO È SEMPRE PIÙ ISOLATO!
– di Salvatore Zinno –
Le elezioni regionali di primavera si avvicinano e il consigliere regionale Gennaro Oliviero inizia la sua personale “campagna acquisti” nel consiglio comunale sessano a spese del sindaco Silvio Sasso. Sono infatti due i “puntelli” acquistati dal consigliere sessano, che al momento sorreggono SS fino a contrordine di convenienza.
Il primo puntello è rappresentato da Tommasina Casale e dal suo gruppo politico. Qualche mese fa, infatti ci interrogavamo su quale potesse essere il futuro del gruppo di Passione Democratica (LEGGI) che ha attualmente in maggioranza un consigliere, Basilio Vernile, e che fino ad ottobre scorso aveva anche un assessore, la pasionaria Tommasina Casale, protagonista di un violento litigio con il sindaco SS che la portò ad abbandonare la giunta senza che il suo gruppo reclamasse contropartite.
La contropartita invece c’è stata ed oggi l’abbiamo conosciuta: da fine novembre circa, con ufficializzazione dal primo gennaio 2020, l’ex assessore Tommasina Casale è stata distaccata in comando presso la segreteria politica del Presidente della settima commissione permanente della Regione Campania, ovvero, niente po’ po’ di meno che il consigliere Gennaro Oliviero. È stata possibile questa operazione, perché la Casale è dipendente con mansione di capo cantiere, della Campania Ambiente e Servizi (CAS), una società il cui azionista unico è la Regione Campania, per tanto è permesso il distacco politico del dipendente di CAS presso gli uffici politici regionali. La Casale in questo modo conserverà anzianità di servizio e stipendio presso CAS ma passerà le sue giornate nei più confortevoli uffici del Consiglio Regionale al centro direzionale napoletano, con buvette, aria condizionata e ristorante interno…vuoi mettere, dal lavorare in mezzo alla strada a pulire fossi e cunette alle comodità del centro direzionale!!!
Ovvio che tutto il pacchetto offerto alla Casale è a scadenza; infatti si dovrà aspettare l’esito delle elezioni regionali di giugno per sapere se la nostra pasionaria resterà comodamente seduta negli uffici del Consiglio a spandere comunicati stampa per il suo dominus Oliviero oppure dovrà tornare a lavorare sul serio (non esageriamo…) presso i cantieri della CAS…vedremo!
Intanto la Casale garantisce per l’obbedienza anche del “suo” consigliere comunale Basilio Vernile…
Il secondo puntello è rappresentato dal consigliere comunale Luca Sciarretta, la cui carriera politica è un po’ ondivaga. Eletto nel 2011 nella maggioranza di Luigi Tommasino con una buona affermazione che gli consente di diventare Presidente del Consiglio Comunale (unica carica ben stipendiata al di fuori della giunta); alle comunali del 2016 si ricandida e viene riconfermato in appoggio a Tommasino, ma con la sconfitta di quest’ultimo è relegato all’opposizione che mai esercita restando defilato come Nanni Moretti nel suo film “Ecce Bombo” quando dice: “…allora non vengo. Che dici vengo? Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente…”, insomma un vero capolavoro di inutilità politica e mancanza di rispetto verso gli elettori che lo hanno inviato verso i banchi del consiglio comunale.
Se per la Casale il prezzo per l’affiliazione è stata una comoda poltroncina al centro direzionale, quale sarà stato quello al quale l’integerrimo Sciarretta non ha saputo resistere?
Sciarretta ha da sempre avuto il “vizio” dello stipendio, Tommasino lo accontentò offrendogli quello da presidente del consiglio comunale, mentre Gennaro Oliviero ha fatto di meglio…un bel contratto a tempo indeterminato che è sempre meglio di un impiego da precario come quello di Tommasino.
Infatti il nostro Sciarretta sta lavorando da qualche mese in una casa di cura e residenza sanitaria alle porte di Nola…ed ha iniziato proprio dal periodo in cui ha ufficialmente abbandonato la minoranza per aderire al PD (LEGGI).
Ma voi lettori direte, che c’entra Gennaro Oliviero in questa storia?
In qualche modo c’entra perché, guarda caso, la struttura sanitaria nella quale è stato assunto (senz’altro per meriti) il nostro consigliere che porta saldo il PD nel cuore, fa parte di un gruppo societario proprietario di numerose strutture sanitarie sparse sull’asse Campania-Lazio-Abruzzo, ed una di queste strutture è la famosa Villa Giovanna di Tora e Piccilli, a 4 passi da Sessa Aurunca, nella quale lavorano i famigli di Gennaro Oliviero: nuora, nipote (Felaco) e marito della nipote, oltre a vari elettori storici del Duca di Sessa.
Sarà una coincidenza (alle quali da tempo non crediamo più), ma l’impressione è proprio quella della campagna acquisti.
Con Luca Sciarretta ed indirettamente Basilio Vernile, la truppa di Oliviero in consiglio comunale a Sessa sale a cinque unità su sedici, a partire dai fedelissimi Lorenzo Fusco e Ciro Marcigliano, passando per il mutaforma Riccardo Zannini già legato ad Oliviero da “altri” rapporti, concludendo appunto con Sciarretta e Vernile. L’incognita resta l’ex Sindaco Luciano Di Meo e la nipote Martina Di Meo a lui indissolubilmente legata. Fedeli al sindaco resterebbero i due del Circolo Vassallo MariaTeresa Sasso e Domenico Bevellino, i quali dopo quasi quattro anni di amministrazione e dopo gli innumerevoli insulti ricevuti da SS, ancora non sanno che posizione prendere; oltre a Luigi Del mastro, altro consigliere di opposizione geneticamente mutato che vota con la maggioranza. Partita chiusa invece per il presidente del consiglio comunale Massimo Schiavone in coppia con l’altra consigliera, nonché sua dipendente, Ida Zuccheroso, i quali hanno definitivamente voltato le spalle al gruppo Oliviero, mirando ad una candidatura propria del giovane Schiavone con la civica di Luigi Bosco ad ispirazione renziana.
Non c’è che dire, davvero un bel quadretto unitario per quel che resta della maggioranza di governo sessana.
Cosa succederà nelle prossime settimane, Oliviero permetterà a Massimo Schiavone di potersi fare la campagna elettorale per la regione, presentandosi come Presidente del Consiglio Comunale di Sessa Aurunca e Consigliere provinciale di Caserta? Oppure porterà le sue truppe cammellate (…e prezzolate) dal notaio assieme ai quattro consiglieri di opposizione (quella vera) e daranno la spallata all’amministrazione Sasso per indebolire la candidatura di Massimo Schiavone?
Lo vedremo e ve lo racconteremo nei prossimi giorni…intanto sulla propria strada, Silvio Sasso passo dopo passo resta sempre più solo!