SANITÀ CASERTANA, IL NURSIND SCRIVE ALL’ASL E ALL’AORN

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Il segretario territoriale del Nursind, Antonio Eliseo ha inviato una nota al direttore generale dell’Asl Ferdianando Russo e al Commissario dell’Aorn Carmine Mariano in cui si legge: “Questa Segretaria Territoriale, denuncia lo stato della Sanità Casertana. Una Sanità di cui ci riesce difficile, fare una corretta rappresentazione visto come è variegata. Si possono prendere ad esempio, realtà che pur presenti nello stesso luogo e pur appartenendo alla stessa Azienda lasciano evincere la similarità delle loro contraffazioni. Parliamo di luoghi che dovrebbero essere messi, da chi dirige, nelle migliori condizioni di erogare salute ed invece ognuno vive le sue contraddizioni. Ci riferiamo al Presidio San Rocco, agli uffici della ASL, allocati presso gli immobili della Curia di Sessa ed infine il Servizio di Igiene Mentale con la sua SPDC. Tre luoghi deputati alla cura, che dovrebbe erogare quel diritto alla “Salute” termini, che spesso vengono utilizzati dai tanti come specchietto per le allodole o spesso come argomenti di proclami da utilizzare nelle occasioni propagandistiche che tanto affascinano i cittadini. Non a caso abbiamo individuato tre esempi, tre facce della stessa identica medaglia, una medaglia che mostra l’inefficienza di una mancata gestione e pianificazione che non è stata mai in grado di dare una efficace ed efficiente risposta assistenziale. L’assenza di una corretta Governance della Sanità Pubblica Casertana è riscontrabile nei flussi migratori della popolazione di questi territori verso altre Regioni, essi vanno alla ricerca di Strutture Sanitarie in grado di erogare salute, alla lungaggine delle liste di attesa, non possiamo far finta che in questi territori tutto funzioni, non possiamo far finta di non sapere che qui si vive 10 anni in meno rispetto alla media Nazionale, che esiste un alta incidenza di patologie tumorali, che la qualità della vita colloca il territorio casertano al 94 posto, dove ogni giorno contiamo i morti della terra dei fuochi. In una condizione come questa non c’era altro modo che mescolare le carte, far sì che tutto diventasse una matassa difficile da sbrogliare, che fosse sempre colpa di qualcuno, che diventasse difficile individuare responsabilità anche istituzionali e chi meglio di una “aleatoria matassa” dove fosse difficile trovare il capo per scioglierla. In questo sistema ognuno ha trovato il suo spazio come i “cortili” di un tempo, ad ognuno il proprio “condominio”, che nel tempo sono diventati “feudi” costruiti a loro ragion d’essere in un contesto, dove il controllo e zero o che rasenta il nulla. Allora non ha importanza che gli Uffici dell’ASL, ospitati nei locali della Curia Aurunca non hanno riscaldamento da mesi ed i lavoratori esausti per le condizioni di lavoro hanno denunciato la loro condizione, non ha importanza che un ambulatorio di ginecologia, unico riferimento pubblico in quel di Sessa, chiude per 100 giorni senza dare nessun riferimento certo alle gravide, non è normale che si dimezzi il personale infermieristico in un servizio essenziale come la sala operatoria, oppure che solo due infermieri gestiscano 23 pazienti in una medicina, mentre trovi più personale in una Direzione Sanitaria, la logica ad un Dirigente dovrebbe portarlo a fare l’inverso, ma se lo fai metti in discussione quella “matassa”, quella stessa “ condizione “ che permette ad una infermiera, alla quale sono state date le funzioni di coordinamento della SPDC , di espletare più turni notturni che mattutini, come se un servizio si gestisse e coordinasse di notte, eppure per quel servizio si dice che la Asl eroga un importante monte ore di lavoro straordinario,  al Direttore Generale la verifica. Ci piacerebbe conoscere se il monte ore annuale erogato in quel servizio verosimilmente fosse giustificato, dalla quantità di ricoveri effettuati, dalla durata degli stessi, verosimilmente la Direzione Generale dovrebbe controllare il quantitativo di farmaci richiesto al Servizio Farmaceutico Centrale, la quantità di farmaci utilizzati rispetto al numero dei ricoveri effettuati. Questo verosimilmente rientra nel controllo della spesa. Direttore Generale, le chiediamo a chi tocchi il controllo della spesa. E domandiamo: ma Direttore Russo questo controllo della spesa di ogni singolo servizio viene effettuato? Ma nel DSM è stato mai eseguito? Vi domandiamo: egregio Direttore Russo, ma per avere un bagno decente per i pazienti della Medicina di Sessa e per il personale che vive in quel reparto, dobbiamo aspettare la costruzione del nuovo Ospedale da 56 milioni di euro? Qualcuno ci vuole informare della Medicina Penitenziaria, del progetto Demetra, quando fondi arrivano per l’una e per l’altro? E come vengono utilizzati e chi li gestisce? Informateci del rapporto costi benefici della spesa di questi progetto. Parlateci dei fitti passivi, diteci quando costa il solo fitto del Distretto Sanitario n. 12, meglio conosciuto come il Palazzo della Salute, quale società effettua la manutenzione, portateci a conoscenza della determina e del numero di CIG e quanto costa la manutenzione annualmente e quale è il costo del condominio di quel palazzo. Troppe domande che richiedono troppe risposte, una cosa può consolarla dottor Russo… se la sua Azienda piange la AORN Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta non ride, gli equilibri anche li sono precari annodati anch’essi in una” matassa” che ha radici antiche e ne risulta difficile la Gestione questa è la motivazione del perché i Manager falliscono, la loro azione diventa debole spesso paragonabile ad un acrobata che cammina sul filo sperando di non cadere. Il fallimento del Management è il fallimento della applicazione delle regole dettate dalle norme, è il fallimento della politica al servizio della società civile, dei cittadini inermi. In queste condizioni ancora una volta ha perso lo Stato di Diritto”.