CASO CORTE DEI CONTI: IPOTESI “DISSESTO GUIDATO”

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INTANTO L’EX VICE SINDACO ITALO CALENZO CHIARISCE LA POSIZIONE DELLA GIUNTA TOMMASINO

      –     di Salvatore Zinno     –     

SASSO 1 CASO CORTE DEI CONTI: IPOTESI “DISSESTO GUIDATO”           Dopo la pubblicazione della delibera n° 4 del 2020 della Corte dei Conti – sezione regionale della Campania – che ha ufficializzato la decisione della stessa di bocciare il piano di rientro pensato e proposto dal Sindaco Silvio Sasso e dalla sua Giunta (LEGGI), ci si avvia verso la procedura di “dissesto guidato”.

Infatti, come stabilito dal decreto Legislativo del 6 settembre 2011 n°149, che ha introdotto il c.d. “dissesto guidato” quale procedura per velocizzare l’attuazione dei necessari provvedimenti normativi da parte degli amministratori nel caso di condizioni finanziarie critiche, il passo successivo alla decisione della Corte resta questo, obbligato ed imprescindibile.

Ma cosa dice questo decreto?

In particolare è l’articolo 6 comma 2, quello da tenere in considerazione; esso recita: “Qualora dalle pronunce delle sezioni regionali di controllo della Corte dei conti emergano, anche a seguito delle verifiche svolte ai sensi ……, comportamenti difformi dalla sana gestione finanziaria, violazioni degli obiettivi della finanza pubblica allargata e irregolarità contabili o squilibri strutturali del bilancio dell’ente locale in grado di provocarne il dissesto finanziario e lo stesso ente non abbia adottato, entro il termine assegnato dalla Corte dei conti, le necessarie misure correttive previste dall’articolo 1, comma 168, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, la competente sezione regionale, accertato l’inadempimento, trasmette gli atti al Prefetto e alla Conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica”.

È esattamente ciò che è accaduto nel corso dello scorso anno all’amministrazione Sasso: comportamenti difformi dalla sana gestione finanziaria, squilibri strutturali del bilancio, violazioni degli obiettivi di finanza pubblica. Inoltre non sono state adottate alcune contromisure correttive entro il termine fissato dalla Corte – va ricordato a tutti che il comune di Sessa Aurunca con la sua amministrazione pensarono bene di non presentarsi proprio alla pubblica adunanza indetta dalla Corte dei Conti a Luglio scorso (LEGGI).

La conseguenza di tutto ciò è che la Corte ha trasmesso la sua deliberazione n°4/2020 alla Prefettura di Caserta; da ciò ne deriverà la fissazione di un termine di venti giorni per il Consiglio Comunale per la deliberazione del dissesto e se ciò non dovesse essere messo in atto, il Prefetto ha il compito di nominare un Commissario per la deliberazione dello stato di dissesto e lo scioglimento del Consiglio Comunale.

Nella querelle si è inserito anche Italo Calenzo, l’ex Vice Sindaco della amministrazione precedente guidata dal Sindaco Luigi Tommasino, il quale non ci è voluto stare alle dichiarazioni del sindaco Silvio Sasso che tentavano di spalmare le responsabilità alle gestioni precedenti.

Calenzo scrive una breve nota nella quale dice: “per amore della verità pubblico il link da cui è possibile accedere alla Deliberazione n. 37/2016/PRSP. Dalla stessa si evince come l’Amministrazione di Luigi Tommasino, avvalendosi esclusivamente di funzionari interni al Settore Finanze dell’Ente, avesse posto in essere misure correttive a tutela degli equilibri di bilancio che furono ritenute idonee dalla Sezione Controllo Regione Campania. In capo all’Ente residuava l’obbligo di rendicontare semestralmente, alla Corte, sullo stato del ripristino dei vincoli: ma non credo che tutto ciò sia stato fatto…”

In sostanza Calenzo rimprovera il successore Sasso di non aver seguito le linee di finanza adottate dalla giunta Tommasino le quali erano state concordate ed approvate proprio con la Corte dei Conti Regionale con la delibera n° 37 del 02 marzo 2016 quando erano ancora in carica gli amministratori della giunta Tommasino.

A Italo Calenzo, è venuto in appoggio anche l’ex sindaco Luigi Tommasino, oggi consigliere di opposizione, il quale ha dichiarato: “non bisogna essere degli esperti di finanza ma è necessario avere solo una modesta conoscenza della lingua italiana per farsi un’idea della questione relativa al richiamo della Corte dei Conti. Sasso si assuma le sue responsabilità una volta per tutte e la smetta di scaricare su altri la sua incapacità amministrativa e dei suoi in commentabili compagni di viaggio. Con il suo solito e patetico refrain “passo dopo passo”, ha portato il nostro Comune dentro un abisso finanziario dal quale sarà arduo uscirne senza contraccolpi durissimi per i cittadini”.