INTANTO LA REALIZZAZIONE DELLA VARIANTE DI SESSA AURUNCA FA STORCERE IL NASO A MOLTI!
– di Salvatore Zinno –
È stato il Presidente Giorgio Magliocca ad informare la cittadinanza aurunca che sono “al via i lavori di costruzione della variante di Sessa Aurunca, mediante collegamento tra la SP n. 320 “Travata” e la SS7 “Appia” [cit. test.].
Era il 13 gennaio scorso e da quel giorno a Sessa Aurunca si è sviluppato un discreto dibattito sul tema; dibattito che sta trovando solo opposizioni e contrarietà a bizzeffe.
Cosa disse il Presidente nel suo annuncio: “gli interventi consisteranno nella costruzione di una bretella e di un ponte, opere che permetteranno di decongestionare sensibilmente il traffico che quotidianamente impegna il corso principale di Sessa Aurunca, via XXI Luglio (SP. n. 14), unica via di accesso al momento alla città. Tale via risulta strategica anche per la presenza di plessi scolastici, che vengono raggiunti dalla popolazione studentesca dei dintorni e per l’intera popolazione del circondario che deve avvalersi del presidio ospedaliero, unico per la zona sessana….”
Niente di più inesatto e fuorviante è mai stato dichiarato, certamente per la non conoscenza dei fatti; ma se il buon Magliocca avesse chiesto informazioni ai suoi amici sessani presso i quali spesso si reca per aperitivi e brindisi avrebbe evitato una figuraccia che magari non gli compete neanche ma è responsabilità di chi lo ha preceduto nell’incarico.
I suoi referenti di Forza Italia, il coordinatore cittadino Giuseppe Forte ed il suo vice Enrico Forte (tra l’altro membro del C.di A. dell’AGIS della Provincia di Caserta), avrebbero potuto informarlo che questa strada di poco più di un chilometro di lunghezza non serve esattamente a nulla; e la somma di € 1.324.000,73 è letteralmente gettata alle ortiche che rigogliose cresceranno ai lati di questa strada, caso mai un giorno fosse completata non andando ad apportare nessunissimo vantaggio al traffico destinato all’ospedale situato a più di tre chilometri dalla strada in costruzione – come si vede dalla foto in allegato.
Partiamo proprio da questo 1.324.000,73; si tratta di somme a disposizione della Provincia di Caserta derivanti dalla compensazione territoriale che lo Stato versa per la presenza di impianti nucleari sul territorio. La provincia di Caserta infatti, proprio a Sessa Aurunca ospita dagli anni ’60 del secolo scorso una centrale nucleare – la prima in Italia.
In funzione di questa circostanza, in virtù della legge 368/2003, la Provincia di Caserta ha nelle proprie disponibilità questa somma che nel 2014 decise di destinare alla costruzione della strada di cui sopra.
Bene, ammesso che la somma stanziata basti, perché in questo paese si sa come si inizia un opera e non si sa mai come la si finisce e con quali aumenti di prezzi, questi soldi per legge erano destinati ad interventi di risanamento ambientale e a vedere il progetto tutto ci pare che un risanamento ambientale, anzi!
Questa nuova strada, chiamiamola solo strada e non “variante” perché tra le altre cose non varia un bel niente, ma collega solamente due punti nel nulla fuori dal perimetro urbano, non solo non risana nessun ambiente ma deturpa una porzione di territorio ancora bello dal punto di vista paesaggistico e ricco di bellezze archeologiche come ad esempio l’antico ponte romano a 21 arcate del II secolo…altro che risanamento ambientale.
Ma non finisce qui, dopo la questione relativa all’origine dei soldi, c’è da discutere sulla legittimità dell’opera.
Il comune di Sessa Aurunca non ha mai fornito il parere per la costruzione dell’opera e lo dice la Segretaria Comunale con propria nota n° 97 del 28/10/15, chiarendo che i responsabili Assetto del Territorio ed Utilizzo del Territorio non avevano espresso i loro pareri di regolarità tecnica.
Ma non finisce qui, perché oltre agli aspetti tecnici ci sono da esaminare anche quelli politici, qualche mese prima della Segretaria Comunale, il Sindaco Luigi Tommasino con la sua giunta si era detto contrario all’opera giudicandola inutile al traffico veicolare della città e caldeggiava invece la realizzazione di una vera e propria bretella ad est dell’abitato sessano che collegasse la strada statale Appia con la parte alta della città, nei pressi – questa volta si – dell’ospedale della caserma dei Carabinieri; niente da fare, Tommasino non fu ascoltato.
In ultimo abbiamo letto una lettera dell’allora Consigliere Provinciale Antonio Lepore, del maggio 2015 che chiede al Presidente della Provincia di revocare le delibere che ordinavano la costruzione della strada motivando il tutto con quattro elementi di base. Che l’opera era finanziata in modo anomalo con i fondi della 368/2003; che la strada in esame è inutile al traffico perché la sua progettazione non è stata mai coadiuvata da uno studi specifico sugli effetti che apporterebbe; che non vi fu il coinvolgimento del “tavolo permanente di lavoro” per scegliere come investire i fondi della 368; da ultimo perché sarebbe stato più utile ed opportuno destinare la somma per la realizzazione di una strada ad est della città come chiesto anche dal sindaco Tommasino.
Sulla scorta di tutte queste osservazioni è nato il dibattito in città, che sta facendo registrare tante voci contrarie, solo voci contrarie per la verità…mentre l’unica voce favorevole, che il Signore lo abbia in gloria, era quella del dott. Giuseppe Fusco, ex sindaco di Sessa e nel 2014 Assessore Provinciale e ideatore del progetto. Un progetto che come abbiamo visto non serve a nulla, ma che lui volle per collegare la frazione di Carano – dove risiedeva – in maniera più diretta con il centro del comune; motivazione un po’ folle ed egoistica in considerazione della somma da impiegare.
Comunque a Sessa Aurunca, sono numerose le associazioni che si stanno schierando contro la costruzione dell’opera con centinaia di cittadini, pronti anche ad iniziative di protesta affinché l’opera non si realizzi e si spendano quei soldi in maniera più utile e costruttiva.
