UNA FUSIONE UNICA TRA CONCERTO E SPETTACOLO
Al via la seconda parte del “Revelation tour” di Mika che raggiungerà anche il PalaPartenope di Napoli, per l’unica tappa in Campania, il 5 febbraio. Oltre alla città partenopea si esibirà anche a Padova, Bolzano, Bari e Reggio Calabria, dopo aver entusiasmato tra novembre e dicembre dello scorso anno Torino, Ancona, Roma, Bologna, Brescia, Livorno e Milano.
Il nord e il sud del nostro Paese non sono mai stati così tanto uniti sotto al segno della musica: nessuna star internazionale del suo calibro, infatti, si era mai spinta in una tournée di 12 date in Italia, e già questo basterebbe a far segnare all’artista un primato così importante.
Mika: “Per me è una vera emozione viaggiare da un estremo all’altro della Penisola. Con ‘Stasera CasaMika’ vi ho invitati tutti a fare festa a casa mia, stavolta sarò io a venire a casa vostra”.
Un concerto di Mika è sempre da non perdere, in qualsiasi parte del mondo lui si esibisca. Solo così si comprende come si possa unire sapientemente show e live, note, parole e spettacolo in maniera mai banale, rispettando le canzoni, valorizzando il contesto e facendo scatenare il pubblico.
Il “Revelation tour” segna il ritorno sul palco di Mika dopo 3 anni, nonostante abbia cantato molte volte in Italia. E dopo aver attraversato il Bel Paese, l’artista si sposterà in Australia, Nuova Zelanda, Cina e Giappone. Poi l’America del Sud e del nord per completare un anno di tour in quattro continenti.
Questo nuovo live è un vero e proprio one-man-show multicolor, due ore di spettacolo innovativo e magico al tempo stesso. L’impianto è maestoso: conta sei camion di allestimento, uno staff di circa 40 persone, un’imponente giochi di luci per amplificare l’effetto “show” e renderlo adatto ad un’ambientazione nei palazzetti.
Mika: “Volevo uno show con effetti spettacolari, al centro ci saranno la musica e il pubblico: sarà un binomio magico. Una performance senza schemi o modulazioni precostruite, mai uguale a se stessa. Ogni data sarà unica sia per me che per i miei fan”.
Mika ha lavorato, sin nei minimi dettagli, ad uno spettacolo ricco di sorprese, forte delle esperienze e del bagaglio acquisito con i suoi spettacoli televisivi, riportando la musica al centro di tutto. Questo nuovo show è stato curato in ogni minimo particolare, come si faceva un tempo.
Mika “L’ho cambiato ben quattro volte – afferma l’artista – consapevole che questo tour doveva essere diverso dagli altri realizzati fino ad oggi. Ho tolto gli schermi per avere un contatto più diretto con il pubblico. ho disegnato un set che ricorda un’immensa installazione d’arte. Il palco è tutto proteso verso il pubblico, e mi lancia in una dimensione quasi onirica e intima”.
Due momenti in particolare, tra gli altri, rendono indimenticabile il concerto, quando Mika scende tra il pubblico assiepato sottopalco e manda i fan in delirio e quando si solleva su un pianoforte rosa a coda illuminato da tante lampadine. Non si può descrivere tutta l’energia e la carica vitale che ci si porta dietro. Il live di Mika è una vera gioia. La scaletta e presenta accanto alle nuove canzoni (tratte dall’ultimo progetto discografico) Ice Cream, Sanremo, Tomorrow, anche le hit del passato Grace Kelly, Stardust, Relax (Take It Easy), Happy Ending e tante altre.
Sul palco con l’artista c’è una super band di 4 grandi musicisti Timothy Van Der Kuil (chitarra); Max Taylor (basso); Wouter Van Tornnhout (batteria); Mitchell Yoshida (pianoforte).
Mika “Ciascuno suona due strumenti. Abbiamo fatto un mese di prove per poter trovare la giusta sintonia e, con questo super concentrato di eccellenti musicisti, non è stato difficile”.
Sarà la giovanissima e già talentuosa CHARLOTTE a fare da support dei concerti di Mika.
Il nome “CHARLOTTE” può sembrare ordinario, ma la ventunenne originaria di Hull, in Inghilterra, è molto lontana dall’esserlo. Con un twist moderno e accessibile (tutto da ballare), questa giovane artista ha ridefinito il significato di musica soul.
Il tour, prodotto in Italia dalla Barley Arts, è stato caratterizzato inoltre dall’introduzione del biglietto nominale, uno strumento per combattere il fenomeno del secondary ticketing.