Un gruppo di famiglie di Casaluce ha scritto una lettera aperta al sindaco Nazzaro Pagano in merito alla contestata costruzione del forno crematorio.
“CASALUCE ATTENDE LA REVOCA DEL PROGETTO
“E nemmen’io ‘o voglio!”.
Così, Sindaco, lei rispose a un nostro concittadino che le urlò: “Sindaco, il forno non lo vogliamo”.
Quella frase, che riecheggiò in piazza Statuto, fu pronunciata quasi al termine di un consiglio comunale straordinario, molto animato, che si celebrò il 18 luglio, con un unico punto all’ordine del giorno: la contestata realizzazione del forno crematorio nel cimitero di Casaluce. A quell’assemblea lei invitò due ingegneri, con l’intento di rassicurare la popolazione. Tuttavia, di fronte a una piazza mai così gremita e mai così agguerrita, alla fine, fu costretto a fare un passo indietro e a cambiare idea. Quella seduta si concluse con un suo impegno solenne: entro settembre avrebbe trovato la soluzione migliore per accantonare un’opera che in città nessuno vuole.
Settembre è passato. Per la verità, sono trascorsi pure ottobre, novembre e dicembre. Siamo a fine gennaio e la città aspetta, noi tutti aspettiamo, pazienti, che lei mantenga la promessa.
Cosa la trattiene? Perché non revoca gli atti relativi a quel forno? Nel frattempo, a lei, come ad altri sindaci della Campania nella stessa situazione, è venuta in soccorso la Regione, che nella legge di Bilancio 2020 ha approvato un emendamento con cui ha sospeso tutti i progetti nei quali è prevista la costruzione di impianti di cremazione, nelle more di approvare un Piano di coordinamento che disciplini il settore. Un assist incredibile!
Sindaco, ha, forse, di nuovo cambiato idea? Speriamo di no!”