– di Giuseppe Messina –
…Conclude il Tribunale di Milano, i conti di Craxi servivano “alla realizzazione di interessi economici innanzitutto propri” e “Craxi è incontrovertibilmente responsabile come ideatore e promotore dell’apertura dei conti destinati alla raccolta delle somme versatogli a titolo di illecito finanziamento quale deputato e segretario esponente del PSI. La gestione di tali conti…non confluiva in quella amministrativa ordinaria del PSI, ma veniva trattata separatamente dall’imputato tramite suoi fiduciari , così da mettere in difficoltà lo stesso Balzamo…Significativamente Craxi non mise a disposizione del partito questi conti, se non per soccorrere finanziariamente Gbr, in cui coltivava soprattutto interessi propri”.E da vero uomo d’affari, “si informava sempre dettagliatamente (con Tradati ndr) dello stato dei conti esteri e dei movimenti sugli stessi”.
IL TESORO DI CRAXI
– 37-40 miliardi di lire conto “Northerm Holding” presso Claridlem Bank” di Ginevra;
– Conto “International Gold Coast” presso la American Express di Ginevra
Prestanome: Tradati, poi Raggio (ex barista di Portofino)
– 300 mlioni di lire: 15 kg di lingotti d’oro
– Appartamento a Barcellona
– Appartamento a New York
Ad Anja Pieroni
-100 milioni al mese
Finanziamenti alla Bbr Roma Cine Tv
– Acquisto casa
intestata alla Pieroni
– Acquisto albergo “Ivanhoe” intestato alla Pieroni
– Servitù, autista e segretaria
Si può anche far finta di non sapere e di non vedere. Così Craxi e i suoi odierni accoliti potrebbero apparire come degli eroi (sig!)
Fonte: Il Fatto del 19 gennaio 2020 – pag.6
