Nella mattinata odierna, la Polizia di Stato della Questura di Caserta ha condotto in carcere Emilio LAVORETANO, classe 1982, in esecuzione della sentenza di condanna per l’omicidio della moglie emessa dalla Corte di Assise di Santa Maria Capua Vetere.
Il provvedimento rappresenta l’epilogo di una complessa attività investigativa e processuale che ha consentito di pervenire all’acquisizione di un quadro probatorio inequivocabile nei confronti dell’imputato, del quale è stata affermata la personale responsabilità, in ordine al delitto di omicidio pluriaggravato, perpetrato nei confronti della moglie Katia TONDI. In particolare il LAVORETANO, dopo aver simulato una finta rapina in casa, allertava i soccorsi riferendo di aver trovato la moglie, riversa sul pavimento della medesima abitazione, in un lago di sangue e priva di vita. A seguito delle immediate indagini coordinate da quest’Ufficio ed espletate dalla Squadra Mobile casertana, corroborate da attività tecniche d’intercettazione, escussioni di persone informate sui fatti, servizi di o.c.p. ed altro, è stata ricostruita l’intera vicenda, supportando un impianto accusatorio che ha visto nell’arrestato il responsabile del delitto e condiviso
dalla Procura di Santa Maria C.V.. Tale quadro indiziario, all’esito di un lungo e articolato dibattimento, ha trovato riscontro nella sentenza di condanna sopra descritta con la quale è stata inflitta la pena della reclusione, pari a 27 anni, l’interdizione legale e la sospensione dall’esercizio della responsabilità genitoriale del condannato per l’intera durata della pena.
Dopo l’emissione della condanna la Procura ha chiesto l’applicazione di emissione di custodia cautelare ritenendo sussistere il pericolo di fuga e le esigenze probatorie. Ciò a dato luogo all’emissione del provvedimento restrittivo reso esecutivo in data odierna.