SESSA AURUNCA (CE) – Il segretario territoriale del Nursind, Antonio Eliseo ha inviato una nota al direttore generale dell’Asl Ferdinando Russo in cui segnala che al PO San Rocco le condizioni di disagio che i pazienti di alcuni reparti del PO San Rocco di Sessa Aurunca, sono costretti a subire.
“20 pazienti, più 3 poveri pazienti in barella, con tutti i rischi che comporta stare in barella, di cui, uno grave – si legge nella nota – questa è la Sanità Svedese di De Luca, questa è Sanità che si applica nel territorio Sessano. Due infermieri senza un OSS che si dividono 12,5 pazienti, che tipo di assistenza sono in grado di erogare e quale emergenza/ urgenza sarebbero capaci di erogare, se uno solo di questi dovesse presentare una difficoltà e i due infermieri dovessero prestargli assistenza, ci domandiamo a chi sarebbero affidati gli altri 22? E se si verificassero due emergenze come sarebbe possibile, assistere entrambi? E chi si assume la responsabilità del paziente in barella? Le foto rappresentano la Medicina del San Rocco di Sessa, queste foto sono la somma dell’incongruenza gestionale del Direttore Sanitario, che difatti ha messo in ginocchio questo Ospedale a partire dalla Sala Operatoria che non è più in grado di garantire un’adeguata assistenza infermieristica. Pensate che se volessimo applicare il Decreto 67 (che come Nursind abbiamo sempre ritenuto inconcludente), il numero di infermieri per ogni sala operatoria c’è ne vorrebbero due, questi si permettono di operare con un solo infermieri per due sale. Queste immagini sono la dimostrazione del fallimento di chi gestisce con arroganza la Direzione Sanitaria che nonostante la carenza infermieristica ancora permette a due infermiere di sostare nei locali della direzione, mentre la carenza di personale è evidente. La pessima conduzione e gestione del personale è sotto gli occhi di tutti, costretti a subire l’arroganza di un potere che può solo “Arrossire per Vergogna”, vessati, male organizzati, demansionati. Noi continueremo a raccontare quello che succede nell’Inferno chiamato San Rocco, continueremo a gridare a tutti che non è questa la Sanità che deve essere garantita ai cittadini, continueremo a far capire ai lavoratori che i loro nemici sono “quelle brave persone” che gestiscono l’ospedale, quelli che fanno la voce grossa con i deboli e chinano la testa con i forti. Direttore Generale faccia pulizia in quel Presidio dia dignità a tutti i lavoratori perché solo in questo modo, Lei avrà ridato il senso di giustizia ed avrà garantito il diritto di essere curato ad ogni cittadino. Le foto stanno ad indicare che il diritto non è uguale per tutti”