Il Cerusico, seduto dinanzi alla porta della sua umile dimora, si era illuso troppo presto nel pensare di potersi godere in tutta quiete il tepore di questi raggi di sole invernale. Infatti, eccoti giungere una sua vecchia conoscenza che, bofonchiando, maledice a voce alta il governo e tutte le sue istituzioni. A cominciare dal Comune fino all’Asl. Insomma la notizia che ha fatto imbestialire l’ex collega de Il Cerusico, è stata l’iniziativa del Comune di Caserta che perpetua il Progetto S.P.R.A.R. anche nel triennio 2020-2022. La richiesta per l’attuazione del Progetto previsto per il prossimo triennio, ammonta a 2,6 milioni di Euro (soldi finanziati dal Ministero dell’Interno).
Un milione di euro sarà speso per vitto, abbigliamento, assistenza infanzia ed assistenza sanitaria specialistica; mentre un milione di euro la somma destinata al costo del personale (circa 900mila euro) tra operatori sociali, interpreti, mediatori culturali ed altre figure professionali. Fin qui la notizia relativa al Comune di Caserta. Ma cosa c’entra l’Asl di Caserta? Parlando di Ministero degli Interni, con Delibera n. 262 del 22 ottobre 2019, l’Asl di Caserta è già stata destinataria di Euro 89.428,66 per il Progetto F.A.M.I. “Salute e Inclusione” sempre a favore dei migranti da parte della Prefettura di Caserta (Il Cerusico, 09.12.2019). Poi, è di questi giorni, continua l’ex collega, la pubblicazione da parte dell’Asl di una serie di Delibere aventi ad oggetto “Proroga dei contratti dei Co.Co.Pro. di tutti i Progetti in essere cantierati negli anni dalla stessa Asl”. Tra questi Progetti figura anche quello denominato “Demetra”. Il Progetto veniva approvato con Delibera n. 621 del 12.05.2017 ed a favore dell’assistenza sanitaria alla popolazione migrante e finanziato per un importo di Euro 2.812.916,00. Con questa Delibera, si prevedono le figure professionali necessarie per l’attuazione del Progetto. Tra queste figure, venivano previsti, tra gli altri, n. 16 Infermieri (Co.Co.Pro.) di cui n. 6 per l’ospedale di Marcianise. Quegli Infermieri tra le figure professionali prorogati fino al 2020. Prima di tutto ciò, però, l’Asl pubblica la Delibera n. 603 del 23.12.2019 con la quale viene aggiudicata la gara per “le attività di mediazione culturale, attivazione di una unità mobile di strada e apertura di un drop sanitario” alla ATI: FREEDOM COOP. SOCIALE/ LA VELA COOP SOCIALE per un importo di Euro 721.350,00 oltre Iva. Tutto qui? Neanche per sogno!!! Infatti tra le Delibere di proroga dei Co.Co.Pro. dei Progetti in essere all’Asl, mancano i soggetti previsti dal Progetto “Equità in Salute”. Soggetti destinati anche questi ai migranti (Macroarea 1 e 2 – mediatori culturali, infermieri, etc.). Mancano, non perché l’Ente Sanitario ha pensato bene di risparmiare qualche lira, ma semplicemente perché il Progetto originario e con le Delibere n. 132, 979, 207 e 1007, a partire dal 2018, i Co.Co.Pro. del Progetto “Equità In Salute” vengono contrattualizzati direttamente per 36 mesi e fino al 31.12.2021!!!
Il Cerusico, come può non biasimare il suo ex collega visibilmente angosciato e depresso mentre tiene tra le proprie mani una mazzetta di bollette da pagare? Premessa ogni umana solidarietà, a conti fatti quante bollette deve ancora pagare il povero collega? S.P.R.A.R., Euro 2.600.000,00; S.T.P., Euro 2.800.000,00; Progetto “Demetra”, Euro 2.812.916,00; Progetto “Equità in Salute”, Euro 2.185.00,00; F.A.M.I., Euro 89.428,66, Compensi annui Co.Co.Pro., circa Euro 500.000,00 annui, etc. etc.. E chi controlla l’effettiva destinazione ed attuazione di Progetti Comunali, Ministeriali e della Sanità perfette fotocopie l’uno dell’altro e per le medesime destinazioni d’uso? Povero collega, riflette Il Cerusico. Ha ben donde per angustiarsi con la sua misera pensione!