– di Salvatore Zinno – Si è svolta ieri a Caserta la Convention provinciale del partito di Matteo Renzi Italia Viva.
Presso l’hotel Royal di via Veneto, con la presenza di Ettore Rosato –deputato di Italia Viva – si è tenuta la manifestazione “AperiVivo” di Italia Viva, alla quale hanno partecipato numerosi amministratori e simpatizzanti provenienti da tutta la provincia, guidati da Nicola Caputo e Luigi Bosco.
In prima fila non si è potuta NON notare la pattuglia sessana aderente al partito renziano, come raccontato da noi qualche mese fa (LEGGI e ANCHE QUI), composta da capo spedizione dott. Michele Schiavone, dal coordinatore del circolo di Italia Viva Lucilio Rizzo e dal loro accompagnatore Raffaele Aceti.
È definitiva, quindi la spaccatura nel centro sinistra di Sessa Aurunca tra il gruppo di Michele Schiavone e il PD di Gennaro Oliviero, preannunciando una primavera infuocata allorquando saranno ufficializzate le candidature alle prossime elezioni regionali di maggio dove troveremo di sicuro Oliviero pronto ad affrontare il suo quarto mandato da consigliere regionale fronteggiato con certezza matematica dal giovane Massimo Schiavone –figlio di Michele.
Ma perché si è giunti a questa “spaccatura” che porterà ad avere ben due candidati della stessa area, sempreché Italia Viva appoggi De Luca e il centro-sinistra, nella cittadina aurunca; tutto nasce dagli accordi fatti tra Oliviero e Schiavone-padre alla vigilia delle elezioni politiche 2018, che videro candidato lo stesso Oliviero, il quale ottenne l’appoggio degli Schiavone offrendo il seggio alla regione per il giovane Massimo al rinnovo del consiglio regionale. La storia però non è andata come avrebbero voluto i nostri attori, infatti Oliviero fu travolta come tutti quelli del CSX dall’onda gialla dei Cinque stelle ed oggi si vede “costretto” a concorrere di nuovo al posto in regione per tutelare i propri interessi economici nel campo della sanità privata convenzionata.
Schiavone di par suo avrebbe voluto andare all’incasso della cambiale contratta nel 2018 trovando però la contrarietà di Oliviero che nel frattempo si è rimangiato l’accordo…non a caso a Sessa Aurunca, Gennaro Oliviero è conosciuto come “Gennarino à prumess”, ovvero Gennaro la promessa, in quanto è sua abitudine promettere a tutti salvo poi mantenere realmente le promesse fatte.
Promesse a parte, il gruppo Schiavone ha deciso di correre da solo e svincolarsi da Gennaro Oliviero del quale sono stati “Grandi Elettori” grazie all’influenza che Michele Schiavone esercita sui dipendenti delle sue residenze sanitarie assistenziali, quasi “obbligati” a votare per chi decideva Schiavone pena il licenziamento; come testimoniato da una registrazione audio in nostro possesso e dal recente licenziamento del direttore sanitario della struttura, il dott. Giuseppe Forte, colpevole di avere un ruolo attivo nel partito di Forza Italia (LEGGI QUI).
Ieri quindi, tra un aperiVivo ed un altro, il trio Schiavone-Rizzo-Aceti, hanno brindato in compagnia di Ettore Rosato, Nicola Caputo e Luigi Bosco, alla candidatura oramai certa di Massimo Schiavone mandando di traverso il boccone a Gennarino à prumess!