L’ASL DEI “PARAUSTIELLI” SALVA LA FACCIA A CARIZZONE

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di biasio carizzone russo L’ASL DEI “PARAUSTIELLI” SALVA LA FACCIA A CARIZZONE
Mario De Biasio  –  Luigi Carizzone  –  Ferdinando Russo

(f.n.) – Viene un momento in cui si “sbatte” violentemente contro il rischio reale di avvertire sulla propria pelle, il bruciore dell’altrui indifferenza, della fuga dei cosiddetti amici-compari, dell’umiliazione…correre ai ripari, quindi, per limitare il danno di immagine e salvare la faccia, diventa indispensabile, non è vero signor Carizzone?, tranquillo!, mamma Asl, le ha fatto l’ultima cortesia!,…non è vero?, noi invece, solitamente generosi e pronti a fare un passo indietro, persino dinanzi al disagio improvviso di un nemico,  quando pensiamo alla gestione del Dipartimento di Salute Mentale, ai disabili psichici, alle persone bisognose che non sono non in grado di tutelarsi, a tutti coloro che devono, necessariamente, dipendere da altri e immaginiamo che, sulla “disabilità” in genere, qualcuno abbia potuto speculare, anche soltanto firmando e chiudendo entrambi gli occhi, sulle altrui cofecchie… ebbene… noi torniamo orgogliosamente ad essere brutti, sporchi e cattivi e diventiamo spontaneamente e senza sforzo alcuno, persone assai antipatiche, volontariamente prive, di qualsiasi emozione solidale. E allora, chiamiamo le cose con il loro nome: Luigi Carizzone, storico direttore-patron del Dsm, stava per essere “opportunamente” sospeso dalla direzione generale dell’Asl, e facciamo “graziosamente” giustizia sommaria delle ragioni a monte della decisione, ma…evidentemente si è ritenuto, quasi doveroso oltre che prudente, concedere al bravo Carizzone la possibilità di… come abbiamo detto un attimo fa?, ah si!, salvare la faccia e quindi consentirgli di formulare una regolare richiesta volontaria, di quiescenza anticipata. La direzione generale dell’Asl, dovrebbe scrollarsi di dosso qualche ruvido ed appiccicoso indumento…anzi avrebbe dovuto farlo prima. E’ appena il caso di ricordare che, nell’aprile del 2018, ritenemmo doveroso richiamare l’attenzione del munifico Dg Mario De Biasio (che indugiava nelle regalie a colpi di 30mila euro, al precedente Dg Menduni, preparandosi a darne altrettanti o quasi a qualcun altro), sulle vicende che riguardavano il Dipartimento di Salute Mentale…e precisamente gli ricordammo che il Carizzone, era stato oggetto fin dal 2012, di corpose denunce e critiche sindacali, per incapacità gestionale, ma continuava a restare al suo posto e che tutte le denunce erano rimaste lettera morta…gli segnalammo che si faceva “scorrazzare” in auto guidate da autisti di occasione, che sottraeva al loro lavoro all’Asl e che ricompensava con promesse di coordinamenti e funzioni…più o meno allo stesso modo del buon Mimmo Perri, direttore del Dipartimento Materno Infantile dell’Asl, che ha distaccato al suo personale servizio, un infermiere ma, oggi come allora nessuno fiata….a quei tempi c’era Menduni che, informato della vicenda, fece orecchio da mercante…forse il premio postumo di 30mila euro, era dovuto a questo atteggiamento?, oggi l’attuale dg Russo si comporta esattamente allo stesso modo nei confronti del Perri…  forse pensa di ricevere anche lui un premio retroattivo, in futuro? Inoltre, sempre nell’aprile del 2018, visto che l’ineffabile De Biasio, faceva finta di non sapere, di non vedere e di non sentire, come del resto era nel suo stile, gli ricordammo che il bravo Carizzone, aveva impegnato 20mila euro per un progetto che si chiamava “Amore per la musica”, che, sempre secondo il Carizzone, si adattava perfettamente alla riabilitazione dei pazienti con disagio psichico…e quell’uomo sensibile pensò bene di impegnare nella lodevole iniziativa, altre persone di buon cuore come lui e guarda caso le aveva sott’occhio…praticamente in casa Asl… ma pensate che coincidenza! Il bello che deve ancora venire è come il concertino di cui non si ha contezza …perché la contezza si ferma ai suonatori e alle loro prebende…Ma al De Biasio, tutto ciò non fece un baffo e proseguì nel suo stile: un colpo al cerchio ed uno alla botte…e tra i due il solito infingardo silenzio. Al Carizzone oggi, è stata salvata, si fa per dire, la faccia… Sta per andare in onda l’ultimo atto di una storia “lugubre”, affollata di milioni di perché senza risposta…una lunga storia che nasce e si svolge, ai bordi dell’attenzione collettiva, che non riesce ad andare oltre quel sipario regolarmente calato…una lunga storia affollata di ingiustizie taciute, perché il disagio psichico altrui, può diventare all’occorrenza l’alibi di un sistema senza scrupoli  …una storia incredibilmente lunga che nessuno ha scritto…una storia da raccontare…Hasta la suerte!

6 Commenti

  1. I più pericolosi sono o molto intelligenti o molto stupidi. Qui la situazione è ibrida. Comunque la dittatura applicata per la poltrona e senza rivali. Il medico dirigente e riuscito a fare solo il medico , perché il manager non poteva fare. Però non può percepire soldi che non li spettano . Forse il revisore dei conti può avere L ultima parola , nel arco di 5 anni dal pensionamento.

  2. Chi ha negato il suo ruolo di dirigente a favore della clinica non merita nemmeno L indenita dirigenziale. Una occhiata del revisore dei conti non fare e male.

  3. Questa è stata la Sanità che ha prevalso e che ancora prevale nel territorio Casertano . Ma per onestà intellettuale bisognerebbe chiedere chi siano i compagni di viaggio perché sicuramente non era il solo aveva pur bisogno di adepti con i quali condividere le vittorie

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