LETTERA DI UNA MADRE QUALUNQUE AD UNA MADRE QUALSIASI

2

 –     di Francesca Nardi      –     

movida 2 LETTERA DI UNA MADRE QUALUNQUE AD UNA MADRE QUALSIASI       Nessuno di noi ha il diritto di fare il moralista …ma il diritto di vivere sì…il diritto di camminare lungo le strade di una città civile…quello si …quello è un nostro diritto…ed è un nostro diritto pretendere che tu abbia il dovere di educare tuo figlio prima di aprirgli l’uscio di casa e consentirgli di andare in mezzo agli altri, come tu hai il diritto di pretendere che io abbia lo stesso dovere, nei confronti di mio figlio…Io ho il diritto di pensare serenamente a mia figlia, che passeggiando con le sue amiche, potrebbe incontrare tuo figlio e che lui non sia un pericolo, perché tu hai sentito il dovere di educarlo al rispetto degli altri…Se tu hai sentito il dovere di insegnare a tuo figlio ad avere cura di sé e quale sia la differenza tra il bene ed il male, il lecito e l’illecito, tuo figlio non si ubriacherà a 14 anni, non defecherà all’interno dell’androne del palazzo in cui abito e non vomiterà sui piedi del signore anziano che rincasa e non spaccherà la faccia a mia figlia con una bottiglia… Perché vedi…  quello di spaccare la faccia a mia figlia, non è un diritto di tuo figlio né lo è quello di urinare all’interno del mio portone…e tu non hai il diritto di risentirti più di quanto io abbia il diritto di richiamarti al vivere civile…perché vedi…se questa città è diventata una fogna in cui annegare i doveri, è soltanto perché tu hai shakerato il diritto a fare i tuoi comodi, con il diritto di tuo figlio ad essere una bestia ed entrambi assolvendovi a vicenda, avete distrutto i miei diritti e quelli degli altri…Un sindaco che tace è un sindaco che riconosce il tuo diritto a diseducare tuo figlio ed è esattamente quello che deve essere il tuo sindaco, ma non il mio e quel vigile urbano che non interviene, perché non vuole correre rischi, è esattamente il vigile che meriti e che è stato nominato su misura per te e che dovrà essere altrove a salvarsi le terga, quando un amico di tuo figlio, educato come il tuo ad essere una bestia di diritto, urinerà sui tuoi piedi e defecherà nel tuo portone e vomiterà addosso a tua madre anziana, insultandola…Un sindaco che non prova vergogna per essere il sindaco dell’inerzia, è esattamente il sindaco su misura per te, che non hai sentito il dovere di insegnare a tuo figlio, che la sua libertà finisce dove comincia la mia e quella di un altro…è il sindaco adatto a te che non hai sentito il dovere di dire a tuo figlio NO ai soldi, NO alle droghe NO all’alcool NO alla violenza NO a quella volgare maleducazione che con i tuoi SI gli hai trasmesso. Non c’è un’età che legittimi l’ubriachezza, né le droghe, né la violenza…Esiste un tempo per vivere ed uno per morire…e non è tuo figlio che deve sincopare i tempi anche per me e tu non hai il diritto di farglielo credere, illudendolo di essere onnipotente, esattamente come stai facendo attraverso il tuo vergognoso lassismo…perché vedi…consentirgli di uscire e rincasare quando vuole, recarsi nei bar che vendono alcoolici ai minorenni, fumare canne, sniffare cocaina, urinare, defecare e vomitare ovunque gli capiti…e tu, anche se fai la bella addormentata nel bosco,  non puoi non sapere che è così che funziona, significa fargli credere che lui può tutto, anche decidere per me!, e se tuo figlio “fatto” di cocaina e ubriaco, si metterà alla guida della Volvo di papà o salterà in sella ad uno scooter ed investirà mia figlia ammazzandola, lui avrà deciso anche della mia vita!, tu avrai deciso anche della mia vita! Ma…prendersela con quell’ammasso di nulla che l’hai fatto diventare è inutile…me la prendo con te…sei tu che urini in casa altrui, che defechi nel mio portone e vomiti sulle scarpe di mia madre…non è lui il colpevole…di cosa vuoi che sia colpevole quel burattino tatuato che non si regge neppure in piedi e farfuglia pieno di canne e di birra? Se tu che devi vergognarti!  A te si chiede conto! A te chiedono conto quelle madri alle quali hanno ammazzato i figli…per le quali, figli come il tuo hanno deciso il tempo per vivere e quello per morire…

2 Commenti

  1. … che tristezza la mia che, a valle di questo bellissimo, e profondo e … non so dire altro, articolo… che tristezza la mia che desidero ancor più andare via da qui.

  2. Concordo pienamente con Lei dottoressa. Ma questi genitori sicuramente non leggeranno queste Sue righe. Buon anno

Comments are closed.