– di Federico Grimaldi – La mattina del primo giorno del 2020, purtroppo Caserta si risveglierà così come si è addormentata nel 2019.
Good Morning Vietnam! C’è poco da ridere, il paragone tra il Vietnam degli anni 60/70 e la Caserta di oggi non è poi così azzardato. Se vi aspettate il solito articolo zeppo di buoni propositi, di speranza e amore universale, allora smettete di leggere adesso. Anche a noi piacerebbe scrivere d’altro, ma francamente non ci riusciamo, ci risulta difficile … anzi impossibile. Da anni cerchiamo di essere la voce critica, quelli che vogliono tenere accesi i fari sugli scempi che puntualmente vengono compiuti a danno della città, se ci siamo riusciti questo ce lo dovete dire voi. Noi, nel nostro piccolo, cerchiamo di smuovere le coscienze degli unici che possono cambiare le sorti di una città lasciata in mano ad un manipolo di incapaci. Incapaci a governare sicuramente, forse in altre attività saranno sicuramente delle cime … su questo non abbiamo dubbi. E così tra strade cittadine che sembrano aver subito un bombardamento da parte di un intero stormo di Boeing B-52 Stratofortress, le scuole che cadono a pezzi, le villette pubbliche che devono essere cementificate, la proposta culturale che varia tra il neomelodico da Castello delle Cerimonie e le “trastole” da marchetta elettorale, al bus turistico che non è mai partito o se è partito è partito vuoto, al corso cittadino che sta sprofondando insieme al commercio casertano, al PUC che è diventato l’acronimo di Posso Ufficialmente Cambiarlo (in base alle esigenze … è chiaro!), al Macrico lottizzato, al Parco dei Tifatini dimenticato, alla gara sulla raccolta dei rifiuti urbani espletata ma a cui mai è stato dato seguito all’affidamento o al caso Biodigestore in città, come non si può non affermare che in realtà viviamo in una condizione paragonabile ad uno stato di guerra. Intanto loro, quelli che salvano la poltrona grazie agli inciuci con il centrodestra, almeno con quella parte di centrodestra che si definisce trasversale, ma che noi possiamo senza ombra di dubbio definire affaristica, pagnottista e mercenaria, … dicevamo … loro, … loro festeggiano, non si sa cosa … ma festeggiano, magari l’assunzione di un congiunto, un trasferimento lavorativo, un affaruccio andato in porto o un risultato personale raggiunto esclusivamente attraverso la politica … altrimenti, hai voglia, perché di risultati personali parliamo. Ah se questi avessero una coscienza, avrebbero rassegnato le dimissioni già da tempo, e invece no, forse hanno barattato anche quella. Per carità, tutto accade nella piena legalità, magari utilizzando cavilli legali dimenticati, approfittando della sonnolenza cronica dei cittadini casertani, che si svegliano ciclicamente solo per godere della festicciola offerta, della sagra di piazza … in pieno stile borbonico. A proposito, Caserta avrà il suo veglione di fine d’anno, raffazzonato in pieno stile Marino, così come tutte le proposte che loro definiscono culturali, apparecchiate all’ultimo secondo, con gare (quando le fanno) quantomeno sospette, e chissà se nel pieno rispetto delle norme di sicurezza così stringenti dopo il decreto Minniti. Ma che ce ne frega, tanto Caserta è brava a lamentarsi il giorno dopo, con la solita gara dei post indignati su facebook e a dimenticare tutto nel giro di una settimana. Che cosa? Siete avviliti? Non ci crediamo, almeno fino a quando questa città non avrà un sussulto d’orgoglio. Rassegnatevi, perché domani mattina non ci sarà Robin Williams a svegliarvi con il suo buongiorno urlato, vi dovrete accontentare di noi, che continueremo a fare il nostro lavoro di informazione, sperando che questo valga a qualcosa. E allora accontentatevi di un casereccio “Gooood Morning, Caserta!”, però questa volta “scetatevi overamente”!
Auguri Caserta … ne hai bisogno!