– di Nicolò Antonio Cuscunà – Comune di Caserta, piano del fabbisogno di personale 2019/2021. Con Delibera di giunta n.179 del 06/11/2019, il sindaco Carlo Marino fotografa la pianta del personale in servizio anteponendovi in premessa i dichiarati due dissesti finanziari. Tra gli adempimenti da porre in essere, la riduzione delle spese con la rideterminazione della dotazione organica di personale. Accerta deliberando, in adempimento di legge, di non trovarsi in eccedenza di personale in servizio, anche in ragione del rispetto-rapporto dipendenti- popolazione fascia 1/124 cui trovasi Caserta. Invero, l’organico di fatto è carente di personale in tutte le aree dell’organizzazione comunale, diminuzioni dovute anche alle rilevanti ondate di pensionamenti. In conti numerici l’Ente Comune ha un ammontare IN MENO di 140 dipendenti.
Per questi acclarati ed urgenti motivi si rende improcrastinabile procedere celermente ad attuare le procedure di “comando di personale” proveniente da altre pubbliche amministrazioni. La scelta si rende necessaria per diminuire l’impatto negativo ricadente sull’erogazione e svolgimento di molti servizi comunali.
Gli atti amministrativi sono la dimostrazione reale dello stato di un’amministrazione pubblica, quelle innanzi presentate sono le condizioni drammatiche in cui è stata ridotta Caserta.
Ebbene, con questo “chiaro di luna” ecco cosa predispone il sindaco Carlo Marino: “…la proroga del comando, per ulteriori 12 mesi (un anno), di un dipendente agente di Polizia Municipale presso il Consiglio Regionale della Regione Campania- Determinazione registro Unico n.1919 del 3 dicembre 2019-.
La carenza di personale certificata; supercarenza di Vigili Urbani pagata in sacrifici dai casertani; abnorme costo del fitto sede comando VV.UU. pari a 230.000,00 euro annuali – corrisposti a partire dal 31.01.2001 alla “parte locatrice”, non indicando il beneficiario.
Tutto ciò in premessa, per l’imminente Capodanno cosa augurare all’amministrazione di Carlo Marino e alla città di Caserta? Al primo: ravvedimento, umiltà, imparare a chiedere scusa, radicale cambiamento; alla seconda: partecipazione attiva libera da condizionamenti, consapevoli che dalle proprie scelte e dall’agire dipende il nostro presente e il futuro.