Il segretario territoriale del Nursind, Antonio Eliseo, a seguito dell’ultima aggressione subita dagli infermieri dell’Ospedale San Rocco di Sessa Aurunca, ha inviato una nota al direttore generale dell’Asl di Caserta. “Ancora una aggressione. ancora una violenza inaudita che si consuma in danni del personale infermieristico – scrive Eliseo- Questa notte intorno alle 4, per motivi ancora non chiari, due colleghi sono stati aggrediti. Egregio Direttore Generale, se è pur vero che le aggressioni sono figlie di una carenza culturale, mancanza di senso civico e rispetto per chi attraverso il proprio lavoro, continua ad erogare salute, con competenza e professionalità, è anche vero che esse si innescano dove vige una cattiva organizzazione, pianificazione e gestione delle risorse umane. Si continua a sfruttare il personale con carichi di lavoro inadeguati e non sempre appropriati, vedi sala operatoria, ricordandovi i che non meno di pochi giorni fa, abbiamo denunciato il fatto che due infermieri dovevano garantire assistenza a 22 degenti in Medicina. Quando la carenza di personale, che più volte abbiamo denunciato, viene accompagnata dalla concreta assenza di una Medicina Territoriale, essa produce una mancata azione sinergica tra Continuità Assistenziale e Rete dell’Emergenza/Urgenza. Quando non si interfacciano gli attori principali e viene a mancare la vera Integrazione Ospedale/Territorio, viene a crearsi un vuoto assistenziale. Chi si rivolge al Pronto Soccorso ritenendolo l’unico punto di riferimento per ricevere assistenza, e la cui domanda viene rallentata per motivi di cui sopra, talvolta diventa violento nei confronti di inermi operatori che hanno la colpa di essere l’unica interfaccia tra la Struttura Ospedaliera e l’utenza.
Inoltre, pare che uno degli operatori aggrediti, sia assunto a progetto ed afferisca al Servizio ADI. Noi non sappiamo se per contratto questo personale sia esonerato a svolgere turni notturni. Questa Organizzazione chiede se tale personale sia autorizzato al servizio notturno e se non è autorizzato per quale motivo detto personale si trovava in servizio, chi ha autorizzato e perché il personale di cui sopra ad eseguire una turnazione impropria.
Egregio Direttore Lei che di questa Azienda ne è il legale Rappresentante deve arginare questi atti e tutelare il personale e lo può fare in due modi:
Primo, non lasci soli gli operatori coinvolti, secondo (e questo glielo chiediamo) l’Azienda si costituisca parte Civile, noi lo faremo a tutela degli operatori tutti, ma innanzitutto dei nostri associati, perché nessuno dove sentirsi autorizzato ad usare la violenza come forma di diritto”.