SI PERSEVERA NELLO SPENDERE SOLDI PUBBLICI SENZA ALCUN RITORNO UTILE
– di Salvatore Zinno –
Dopo l’inizio molto mogio per i mercatini di Natale 2019 e gli intrattenimenti organizzati dall’amministrazione comunale sessana solo per il centro storico della città, si continua a insistere e spendere soldi a vuoto (LEGGI ARTICOLO).
Mentre il Sindaco Silvio Sasso, in preda ad un raptus continua a stalkerizzare i suoi fantasmi al grido si “…studiate…flosci…la destra a Sessa sono io…” e altre amenità varie, fino a chiedere ai suoi “fantasmi” di far scrivere il solito articolo da Appia Polis, ed eccoci qui, volentieri accontentiamo il Sindaco Sasso.
Ma lo accontentiamo nostro mal grado, perché parleremo di nuovo del suo vizio di programmare feste e spettacoli dallo scarsissimo valore culturale e intrattenitivo a totale carico dei contribuenti, solo per così dire soddisfare il suo ego ed appagare la sua esigenza di apparire; salvo poi sparire dalle strade cittadine quando le stesse si dimostrano dei deserti.
Neanche l’apporto strategico delle due nuove “veline” sindacali, la bionda Assessora D’Alessio e la mora Assessora Pellegrino, ha portato qualche risultato migliore. Gli spettacoli ed i mercatini sono di una miserevolezza unica e la cittadinanza ha ampiamente dimostrato di non gradire.
Altro gradimento invece è stato tributato alla vicina Falciano del Massico o Roccamonfina, dove i risultati in termini di presenze sono ottimi.
Evidentemente c’è qualcosa che proprio non riesce al poliedrico ed acculturatissimo Sindaco Sasso nella gestione di questa parte di affari pubblici.
Sabato scorso, i cosiddetti mercatini di Natale erano composti da numero sei espositori, incluso lo stand di un’associazione di volontariato in memoria di un giovane studente sessano recentemente scomparso; tra le altre cose è stato l’unico stand ad avere un po’ di folla, confermandoci che il popolo sessano è attento e sensibile a certe tematiche.
Domenica mattina, invece, gli stand erano vuoti, c’era solo un artigiano locale che esponeva qualche lavoretto in legno ed un apicoltore che vendeva i suoi prodotti; mentre gli altri gazebo erano usati come parcheggi coperti per le auto, nonostante il divieto di transito ordinato su corso Lucilio. Domenica mattina era previsto anche uno spettacolo di magia o di cabaret, con due artisti (pagati dal comune) che dovevano attrarre folle che poi avrebbero dovuto spendere presso gli espositiri presenti (due).
Dalle foto orgogliosamente pubblicate proprio dalla velina bionda sul suo profilo face book, si contano una trentina di spettatori non paganti.
Bottino magrissimo per essere una domenica mattina pre-natalizia, ma tant’è!