EX CANAPIFICIO IN PIAZZA PER RISPOSTE SU PROSSIMA SEDE , MOMENTI DI TENSIONE AI PIEDI DEL COMUNE

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%name EX CANAPIFICIO IN PIAZZA PER RISPOSTE SU PROSSIMA SEDE , MOMENTI DI TENSIONE AI PIEDI DEL COMUNECASERTA – Forte pressione alla manifestazione che si sta tenendo a Caserta in questi momenti, convocata dal centro sociale ex Canapificio di Caserta e dalla rete del progetto di accoglienza Sprar. Il 12 marzo è stato chiuso l’ex Canapificio e da allora, nessun atto concreto è stato prodotto per utilizzare uno spazio alternativo, individuato dal comune – a parole – presso alcuni locali inutilizzati dell’ex Caserma Sacchi (stabile comunale in parte utilizzato per uffici al pubblico). Nel frattempo, centinaia di persone di ogni età e provenienza continuano a non aver un punto di riferimento per le attività di assistenza e tutela dei diritti.

Sono passati 4 mesi dal cambio di governo e contro il decreto sicurezza, che sta smantellando la vita di migliaia di persone, ancora nessun atto concreto di annullamento,ma solo parole. Il decreto sicurezza non solo ha prodotto e sta producendo irregolarità e soprusi, ma viene anche applicato retroattivamente in modo completamente illegittimo, come stabilito da una recentissima sentenza a sezioni unite (29.460 /2019). Questa storica sentenza stabilisce chiaramente che bisogna ripristinare il permesso di soggiorno a tutti i richiedenti asilo e rifugiati titolari di un permesso per motivi umanitari, che abbiano fatto richiesta del documento prima dell’emissione del decreto sicurezza. Una sentenza a sezioni unite, quindi con effetto di legge, che deve essere immediatamente applicata da commissioni, questure, prefetture governo centrale. Senza esitare, perché non si può esitare di fronte alla illegittimità degli atti.%name EX CANAPIFICIO IN PIAZZA PER RISPOSTE SU PROSSIMA SEDE , MOMENTI DI TENSIONE AI PIEDI DEL COMUNE

Momenti di tensione nati dopo che la delegazione (formata da attivisti dell’ex Canapificio, il direttore della Caritas don Antonello e beneficiari del progetto sprar) ha incontrato in Prefettura, il prefetto e la dott.ssa Macchiarella, di fronte al nulla di fatto ricevuto rispetto ai punti presentati.
La piazza continua la mobilitazione ad oltranza fin quando non arriveranno risposte soddisfacenti.