(f.n.) – Aorn di Caserta di convegno in convegno, di evento in evento, di premio in premio…prima o poi qualcuno si deciderà a pensare alle cose serie…Non v’è alcun dubbio… non esiste sostantivo… continuamente “abusato”, violentato, utilizzato senza remore, massacrato nel suo significato e sia impunemente adoperato da tutti e tutti possano fregiarsene senza vergogna…al pari del sostantivo “trasparenza”, che per l’uso squalificato che se ne fa, viene surclassato soltanto da un altro sostantivo… “anticorruzione”. In genere i due “martiri sostantivati” sono utilizzati in tandem, dal momento che noi siamo un Paese di doppiogiochisti ed in perfetta “consapevole” malafede, diamo il meglio della nostra doppiezza, quando ci sbattiamo il petto ed offriamo al popolo attonito, lezioni di comportamento, civiltà e specchiata moralità. Non risulta infatti a memoria d’uomo che… “uno” … diciamo “uno solo” tra i molteplici convegni ed incontri e lezioni improntate all’argomento “trasparenza ed anticorruzione” risulti in sintonia con il quotidiano. Correttezza vorrebbe che l’ente, istituto, azienda, istituzione che dir si voglia, se fino a qual momento non si è distinta in materia di trasparenza ed anticorruzione ed ha intenzione di organizzare un incontro sul tema, abbia intenzione di farlo da quel momento in poi, o no? Visto e considerato che all’Aorn di Caserta si sono tenuti convegni con il presidente Raffaele Cantone, vergato persino codici comportamentali sull’argomento, il tutto sottolineato dalle sbattute in petto degli astanti e commozione dei presenti, ci chiediamo se l’evento di stamani, sia un consuntivo, esempi alla mano, o soltanto uno degli obblighi “estetici” cui sembrano indulgere il commissario Mariano ed i suoi sub? Le conclusioni affidate all’ineffabile Chianese, saranno orientate su cosa?, sui procedimenti disciplinari ermeticamente sigillati?, sulla relazione relativa allo stress da lavoro correlato, ben riposto da qualche parte?, sulle richieste di accesso agli atti lasciate a decantare per la bella stagione?, sui dubbi generati nella comunità ospedaliera?, sulla sensazione preoccupante che all’interno dell’Aorn, si proceda in maniera partigiana e quindi ingiusta? Bandire e svolgere concorsi su misura, all’insegna del già visto e già fatto, in quale categoria lo sistemiamo?, nella trasparenza o nell’anticorruzione?, sappiamo perfettamente che in un sistema compromesso, la “corruzione” è consuetudine e che la stessa non è riconducibile esclusivamente al ritorno economico e presenta una serie infinita di sfaccettature ed aspetti ma… sempre corruzione è…La stessa unità di misura che utilizziamo per dichiarare “ladro” colui che ruba un centesimo, allo stesso identico modo di colui che ruba un milione…salvando chi ruba il pane per i propri figli e non è questo il caso…Fare inoltre, finta di non sentire e di non sapere e di non vedere e quindi “non mostrare le carte”, non ha nulla da dividere con il concetto di trasparenza…L’argomento del prossimo convegno potrebbe essere, se ci consentite il suggerimento: etica ed estetica della coerenza attraverso i secoli, con particolare riferimento al suo contrario…Hasta la suerte!