“STORIA DI UN MATRIMONIO”: IL NUOVO “KRAMER CONTRO KRAMER”

0

storia di un matrimonio 2 “STORIA DI UN MATRIMONIO”: IL NUOVO “KRAMER CONTRO KRAMER”Noah Baumbach con “Storia di un matrimonio” firma il suo film più lungo, un’opera complessa ed ambiziosa che mostra gli effetti devastanti della fine di un amore. Charlie è un regista teatrale d’avanguardia, Nicole, oltre ad essere la sua compagna, è la sua prima attrice e la sua musa. Insieme hanno un figlio, Henry, di otto anni. All’inizio del film vediamo quello che Charlie e Nicole erano: una coppia felice che viveva di piccoli gesti quotidiani, sguardi e sorrisi di complicità, momenti di intimità. I due rappresentavano un’idea di coppia reale, che si arma di tanta pazienza per affrontare i difetti dell’altro senza fargliene mai una colpa, anzi, si adopera per compensare i limiti del proprio partner. Quello che viene mostrato, dunque, è una realtà in cui ci si può facilmente immedesimare: una giovane coppia che si ama ma si rende anche conto del fatto che stare insieme significa accettare le difficoltà, i problemi lavorativi o economici. Il regista non si limita a rappresentare “quello che i due erano”, ma cerca di mostrare al pubblico un sentimento ancora esistente, benché consumato. Come si salva, dunque, un amore?storia di un matrimonio 3 “STORIA DI UN MATRIMONIO”: IL NUOVO “KRAMER CONTRO KRAMER”

Non sempre non si può, ed è quello che Baumbach tenta -con delicatezza- di affermare. Proprio come “Kramer contro Kramer” (il riferimento al film è immediato), diretto da Robert Benton, “Storia di un matrimonio” eccelle per la sua semplicità, naturalezza ed aderenza alla realtà. Non si tratta solo di mettere in scena immagini ad effetto di una felicità ormai lontana, l’intento è quello di dimostrare che non tutto può essere salvato e certe volte bisogna solo avere il coraggio di lasciare andare quando si è arrivati al punto di farsi troppo del male. Quello che resta, però, è una forma indissolubile di rispetto e -inevitabilmente- dell’affetto. In entrambe le opere, sia in “Storia di un matrimonio” che in “Kramer contro Kramer”, ci sono delle scene ambientate in tribunale, forse quelle più sofferenti. Non è semplice restare lucidi e distaccati quando si tratta di stabilire l’affidamento del proprio figlio. L’iter giudiziario prevede una condotta da mantenere e assegna alle parti un ruolo da recitare, ogni confidenza o ogni sfogo potrà essere usato dagli avvocati a proprio vantaggio.marriage story noah baumbach maxw 824 “STORIA DI UN MATRIMONIO”: IL NUOVO “KRAMER CONTRO KRAMER”

È doloroso pensare come tutto si riduca a questo: ad una lotta spietata per stabilire chi dei due genitori è quello più “adatto” ad educare il figlio. E allora entrano in gioco anche altri aspetti, su cui il regista sceglie di non soffermarsi troppo, come la differenza dei ruoli, i luoghi comuni e le forme di discriminazione. Charlie e Nicole si incattiviscono, perché ormai esasperati, al tempo stesso vittime e carnefici della loro condizione.

Storia di un matrimonio “STORIA DI UN MATRIMONIO”: IL NUOVO “KRAMER CONTRO KRAMER”“Storia di un matrimonio” colpisce lo spettatore e provoca grande sofferenza, ma al tempo stesso rincuora: l’amore può assumere sempre nuove forme. Il pubblico resta attonito, viene prima colpito e poi consolato. La sofferenza è reale, tangibile proprio perché la storia raccontata è profondamente vera. È concreta, però, anche la voglia di rivalsa. Può capitare che due persone innamorate non si riconoscano più, come se fossero travestiti da una loro versione imbruttita, quello che è altrettanto vero è che si può reagire: insistendo, lottando affinché quel sentimento non svanisca, o lasciandolo andare provando a trasformare quel legame in modo che resti ugualmente in piedi.

Mariantonietta Losanno