ATLETICA…UN ANEDDOTO CURIOSO

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– rubrica a cura di Silvana Narducci –              

podio ATLETICA…UN ANEDDOTO CURIOSO È per noi un rito a cui quasi non facciamo caso veder sfilare, durante la cerimonia d’apertura dei Giochi Olimpici, le squadre provenienti da tutto il mondo, nelle loro divise e accompagnate dai loro inni…inni che risentiamo ogni qualvolta vengono premiati gli atleti. Ma un curioso episodio accadde durante i giochi del 1952 che si tennero nella capitale finlandese Helsinki. Tra le varie gare di atletica, si svolsero regolarmente i 1500 metri piani maschile, mezzofondo veloce in cui all’epoca brillavano i britannici, oggi invece dominato dai kenioti.  A sorpresa la competizione fu vinta dal lussemburghese Joseph Henri Barthel, detto Josy.

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Josy mentre taglia il traguardo

Un evento inatteso e una gioia per i connazionali dell’atleta…che però dovettero attendere più di un’ora prima di veder finalmente salire sul gradino più alto del podio l’amato Barthel.In quell’ora tutti si interrogavano su cosa stesse accadendo…e la risposta era davvero curiosa. A quanto pare all’epoca gli inglesi dovevano proprio farla da padroni nel mezzofondo…o forse il direttore d’orchestra non doveva essere forte in geografia e si era perso un Paese. Ad ogni modo tra gli spartiti preparati, stampati e provati con largo anticipo prima dei Giochi olimpici…mancava l’inno del Lussemburgo. Ci fu un fuggi fuggi generale nel tentativo di procurare lo spartito, ciclostilati in fretta, poi una rapidissima prova e…finalmente Josy Barthel poté salire sul podio per ricevere la meritata e…sofferta medaglia d’oro.

Joseph Henri Barthel ATLETICA…UN ANEDDOTO CURIOSO
Joseph Henri Barthel

…Un’altra piccola curiosità su Barthel è che dopo il ritiro, avvenuto al termine dei Giochi di Melbourne nel 1956, ricoprì la carica di presidente della Federazione lussemburghese di atletica leggera e di presidente del Comitato Olimpico e Sportivo Lussemburghese, e fra il 1977 e il 1984, fu addirittura Ministro per l’energia, i trasporti e l’ambiente