OSPEDALE MOSCATI, RISERVATI, EFFICIENTI ED… INTOCCABILI

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BOH OSPEDALE MOSCATI, RISERVATI, EFFICIENTI ED… INTOCCABILI(f.n.) – E torniamo a parlare dell’Ospedale Moscati di Aversa, altrimenti qualcuno potrebbe pensare che abbiamo la memoria corta o addirittura… che siamo stati travolti e seppelliti dal “rimbombante” ed inqualificabile silenzio, della Direzione Generale dell’Asl, dinanzi alla faticosa “emersione” di alcune cosucce, che si tende a far passare sotto silenzio…Tanto per citarne un paio, senza fare torto al resto che si agita e brulica, ben occultato, nell’omertosa dimensione di uno degli Ospedali più “discreti” del Paese, ricordiamo che, non un fiato, è stato emesso dalla sede centrale di Corso Trieste, alla notizia che una paziente adulta, che risultava ricoverata in chirurgia, in trascorreva la degenza nel reparto di papà, primario della Pediatria…e nessun moto dell’anima si è tradotto in suono, nel constatare che il primario decisionista, era lo stesso “zuzzerellone” che aveva chiesto e tacitamente ottenuto, il distacco di un infermiere dal servizio attivo, all’interno di un Ospedale, che da tempo, lamenta carenza cronica di personale, alle sue dirette dipendenze, per il disbrigo dei suoi “molteplici” impegni: posta, telefono, calendario, diario, caffè e “Battista?, la piuma!” Forse una giacca di rigatino con colletto alla coreana, sarebbe un abbigliamento adatto all’occasione… Non risulta inoltre che, al di là delle commissioni da operetta tragicomica, il Direttore Generale o chi per esso, abbia pronunciato verbo, in merito alla vicenda di Francesco Forleo, primario di ginecologia, denunciato da un corposo numero di collaboratori, né che abbia provveduto a pubblicare un atto o una “cartuscella” qualsiasi, visto che il contratto ex art.18, di cui usufruisce il primario ff della Ginecologia, è scaduto.  Silenzio assoluto…Ma… si sa che il cambio della guardia, in genere non cambia il sistema, quindi, chi avesse pensato, per una frazione di secondo che, l’avvento di Ferdinando Russo e di Pasquale Faraone Di Girolamo, avrebbe interrotto la lunga linea grigia dell’approssimazione gestionale (ed anche questa volta siamo troppo buoni) così adeguatamente ed opportunamente impostata da Mario De Biasio che, in vista delle regionali,  continua a spargere i suoi consigli “sanitari”,  sottobraccio ad un altro genio della lampada, come Arturo Romano…avrebbe sbagliato di grosso…A questo punto, la domanda sorge spontanea…ma se potessimo parlare liberamente e liberamente raccontare, come accade nei Paesi civili,  ciò che, ad esempio, si sospetta accada nel reparto di Ortopedia del Moscati, secondo voi la Direzione Generale avrebbe un fremito?, o si limiterebbe a far finta di nulla, in attesa che ci si annoi e si passi oltre? Ah… se soltanto potessimo raccontare ciò che si dice in giro…ma…se a qualcuno venisse in mente di “soffiare” che il trasporto dei malati viene effettuato sempre dalla stessa “croce” che si allerta sempre alla stessa maniera?, ma non c’è speranza che parlino…vuoi vedere che hanno timore di esprimersi?, eppure… sarebbe interessante ragionare un po’ sull’argomento “protesi ortopediche”…memori dello scandaletto che ha visto un corposo numero di protesi “protagoniste e dimenticate” in uno sgabuzzino del reparto di Ortopedia dell’Aorn di Caserta…Ebbene, se anche le voci normanne, avessero fondamenta, dovremmo iniziare a raccontarvi che qualcuno sostiene che, non sia molto corretto, che un parente del primario di Ortopedia del Moscati, lavori nella ditta che fornisce le protesi…soprattutto se il primario ha dichiarato che allo scopo è utile “quella protesi di quella determinata marca”… come si chiama?, ah si!,  dichiarazione di infungibilità…Ebbene…si tratterà di coincidenze ovviamente, di casualità…non consociamo infatti i termini della convenzione…ma se dovessimo avere la possibilità di raccontare,  dovremmo anche dirvi che l’Ortopedia può contare su un caposala assai efficiente…davvero instancabile…si può quasi dire che faccia tutto lui…lui telefona, lui chiama, lui ordina, lui prende le misure e qualsiasi ausilio ortopedico necessiti, non soltanto in Ortopedia ma anche al Pronto Soccorso, è l’infaticabile caposala che si adopera, quasi fosse dotato del dono dell’ubiquità, a contattare il parente del primario che, come abbiamo detto, per una fortunata coincidenza, lavora nella ditta fornitrice di protesi ortopediche…Una vera catena di montaggio superefficiente…ma chi l’avrebbe detto!,…ma sono tutti così modesti in Ortopedia ed assai discreti e non volevano né complimenti né eccessiva notorietà…come laboriose formichine che accatastano le bricioline per l’inverno. Bravi! Hasta la vista!