(f.n.) – Dopo la tragedia dei traslochi ad horas, improvvidamente affidati ad una direzione sanitaria subcommissariata, oggi, nello sconforto generale, evidentemente, qualcuno ha deciso di consentire a santa Tetta della Mitraglietta Inceppata, di dare un’altra brillante prova provata di sé…Dalle 6 di questa mattina fino alle 22 di questa sera, a causa di lavori importanti che l’Enel dovrà effettuare in una cabina, sarà sospesa l’erogazione dell’energia elettrica all’Ospedale di Caserta…lo apprendiamo casualmente nel corso di una visita mattutina nel giardino dell’Ospedale, con l’obiettivo di verificare a quale altezza fosse arrivata l’erba incolta…discretamente folta…e la dislocazione della monnezza…Ma siamo stati distratti dalla vista di un grosso mezzo militare “mimetico” nel piazzale, in cui troneggia la palazzina “grigio topo spento”, proprio dinanzi al viottolo che porta alla padiglione C e di un piccolo generatore azzurro “cielo”… Ci siamo insospettiti e abbiamo chiesto un po’ in giro…Consapevoli che la sospensione transitoria dell’energia elettrica, non avesse mai costituito un problema per l’Ospedale che, nonostante i suoi bravi difetti e carenze, ha sempre sopperito a qualsiasi guasto di natura elettrica, con generatori propri ed efficienti, abbiamo attribuito la presenza dell’esercito ad una delle tante convention in cui il commissario “spende di sua vita il più bel fiore”..Niet! non è così… perché con voce piuttosto critica e sibilante, qualcuno che si avviava verso l’interno del padiglione C, quasi di corsa, ci ha soffiato: “Secondo voi chi è stato a chiamare l’esercito?, a direttrice!, e chi ssenno?, doveva far vedere che essa chiammava l’esercito…essa!, nun bastan e guai c’à fatt fin a mo?!, pur o scuorn…” E scompare all’interno…lasciandoci nel mezzo dello stupore più profondo…Santa Tetta aveva chiesto l’ausilio dell’Esercito…la teenager dell’Aorn ha colpito ancora con una shatushata in faccia al decoro e alla dignità e all’immagine dell’Ospedale…! E perché non ha chiamato la contraerei?, qualcuno parla addirittura di sottomarini avvistati al largo di Gaeta, mentre un gruppo di volontari della resistenza ospedaliera, in tenuta antisommossa, è pronto ad intervenire, per arginare eventuali nuovi e sgangherati singulti, lanciati assieme ai lapilli artistici, dalla mente vulcanica della Tetta Nazionale…Mancano ancora all’appello i missili terra-acqua, per sconquassare i pesci rossi, ah già… la vasca non c’è più…qualche volta preferiamo rimuovere le tristezze, provocate da qualche dirigente che per installare un vespasiano avanguardista a scroscio nell’atrio del reparto di Oncologia, ha distrutto la vasca e relativa fauna ittica…Hasta la guerra civil!
Forse stavolta ha toppato perche pare che la generalessa impartisca gli ordini da casa mentre le fedeli colonne stanno a piantonare l’ospedale. La subcommissaria ha capito bene come si comanda senza esporsi e se casualmente appia polis non fosse passata di qua nessuno si sarebbe accorto dello stato di assedio dei militari.
Si rimane sbigottiti di fronte a tanta libertà di iniziativa . Chi pagherà i costi dei militari? La comunità? L’ospedale ? O chi ha preso da incompetente tale decisione?
Dottoressa è stato tutto organizzato con giorni di anticipo. I militari non servono. Siamo autonomi anche perché con questo maltempo sa quante volte è andata via la corrente e nessuno se ne è accorto? È andata via l’acqua e la direttrice manco lo sapeva?
Quanto sarà costato in termini economici questa idea geniale della sub commissaria sanitaria? Perché non la si manda a casa?
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