CASERTA – Il segretario territoriale del Nursind Antonio Eliseo, ha inviato una nota al commissario dell’Aorn di Caserta, Carmine Mariano, avente per oggetto la questione relativa al servizio di Igiene mentale. Nella nota si sottolinea che “la Salute Mentale sembra sempre più a rischio, in un’epoca in cui i diritti umani vengono messi in discussione, da una società che corre veloce, che è sempre più virtuale e poco attenta ai bisogni delle persone. La recente Conferenza Stato-Regione ha fatto emergere le difficoltà attuali di un servizio importante come quello dell’Igiene Mentale. Evidenziando le criticità rispetto alla fragilità delle dovute alla mancata attuazione dei percorsi assistenziali. Il Nursind in più occasioni ha preso atto di una “Gestione”, non sempre all’altezza di un servizio essenziale come quello dell’igiene mentale in più di una occasione abbiamo fatto sentire la nostra voce contestando scelte poco oculate in merito alla gestione del personale abbiamo chiesto di conoscere lo Stato dell’arte sul Servizio di Psichiatria di Caserta. Siamo venuti a conoscenza che il Servizio di SPDC è chiuso dal 2017, che le uniche rimaste aperte nel vasto territorio Casertano sono quella di Aversa e di Sessa Aurunca, con tutti i disagi che comporta questo stato di cose per i familiari dei pazienti. Quello che non riusciamo a spiegarci è il rimpallo di responsabilità tra AO e ASL che riguardano ristrutturazione di locali e sgombero degli stessi. Dal 2017 non si trova il “filo” per mettere mano ad una situazione che sta assumendo i contorni di una “Farsa” Vi sono “Atti Aziendali” approvati e mai adottati e la mancanza di tali azioni induce le Aziende ad una pessima Programmazione ed Organizzazione delle attività Ospedaliere. Il 14 e 15 Giugno u.s. nel corso dell’Assise Nazionale sulla Psichiatria, si è evidenziata la necessità di attuare la cosiddetta “Best Practice”, di fare rete. Invece noi siamo fermi dal 2017 al “Malpractice”. La sfera della Fragilità investe l’Umanizzazione della cura ed essi sono processi assistenziali che vanno di pari passo. Sulla questione della Fragilità qualche tempo fa, abbiamo inviato un documento alle Direzioni Generali e ai Sindaci, abbiamo lanciato l’allarme che tra i giovanissimi c’è un aumento delle ITS (infezioni sessualmente trasmesse), che c’è un aumento di uso di alcool e che si rende necessaria una campagna di informazioni a partire dalle scuole e che coinvolga le famiglie. Siamo in un territorio con un aumento vertiginoso di popolazione immigrata, con una difficoltà sempre maggiore, di attivare processi di inclusione sociale e lavorativa e lo sfaldamento del sistema del Welfare e la riduzione dei legami sociali, così come la stessa coesione sociale porta immancabilmente, a ricercare risposte in grado di soddisfare le famiglie che presentano nel loro seno tali fragilità. Intanto aboliamo questa vergogna del Servizio SPDC che dura ormai da troppo tempo.”