OSPEDALE, LISTE D’ATTESA… DUE ANNI PER PUBBLICARE IL PIANO ATTUATIVO…

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mariano matano OSPEDALE, LISTE D’ATTESA… DUE ANNI PER PUBBLICARE IL PIANO ATTUATIVO…(f.n.) – Aorn & liste d’attesa…gran bella realtà! Redigere una relazione su argomenti importanti, ma piuttosto noti, come “le liste d’attesa”, non dovrebbe presentare alcuna difficoltà, soprattutto per quei dirigenti medici, che non si stressano nelle corsie, non si concentrano nei laboratori di analisi, non impegnano mani e soprattutto cervello, in sala operatoria, ma occupano le loro “faticose” giornate, elaborando ed affinando il “pensiero strategico sanitario” all’interno di, ben riscaldate d’inverno e ben refrigerate d’estate, stanze del cosiddetto potere ospedaliero…la vogliamo chiamare direzione sanitaria?, e chiamiamola direzione sanitaria, la vogliano chiamare direzione medica di presidio?, ma chiamiamola come volete… il prodotto non cambia. Dicevamo che, “redigere” non dovrebbe essere un problema… e quindi non ci siamo spiegati il motivo per cui l’Ospedale di Caserta, a differenza delle Asl e delle altre Aorn della Regione Campania, impiegasse tanto tempo per pubblicare il Programma Attuativo Aziendale per il Governo delle Liste d’Attesa 2019-2020. Tra l’altro l’Aorn in questo senso. era inadempiente dal 2017 e se tutte le ciambelle fossero uscite “con il buco” lo sarebbe stata per molto tempo ancora, nel silenzio assenso circostante…ben protetto dalla complicità “tremebonda” di Ferrante cuor di leone…Ma eccola lì …infine… la delibera 259 del 26 novembre 2019 che ottempera alle disposizioni della Regione Campania, dimostrando che, alla fine, il referente delle Liste d’Attesa, dottor Alfredo Matano, una bella relazione è riuscito ad impostarla…Ma…  incuriosisce un dato…come avrà fatto il nostro giovane eroe, a conciliare la necessità di rientrare nel percorso della normativa e la scarsa dimestichezza con la programmazione delle liste d’attesa, relative ai ricoveri di elezione, praticamente inesistenti da oltre un decennio?, avrà dovuto ingaggiare una bella partita tra la verità che rivendicava un ruolo e la mistificazione vergognosamente accettata che perdeva colpi…Ci eravamo illusi…perché alla fine… abbiamo dovuto, nostro malgrado, constatare ancora una volta, che certi dilemmi interiori, apparentati con la banalità di uno sciocco e superato senso morale, non affliggono più di tanto i giovani virgulti in carriera. La partita… ha richiesto quasi due anni, compreso i tempi supplementari…per dichiararsi ufficialmente quasi conclusa, ma in effetti è stata giocata a tavolino in tempi brevissimi. Infatti, come si legge nella delibera, il solerte estensore della stessa,  ha ricordato, ma se ci avesse pensato su, ne avrebbe fatto a meno, che il caro dottor Matano, nominato Referente Aziendale Unico delle Liste d’Attesa con nota 3857 del 12 febbraio 2018, “provvedeva con tempestività” a redigere  il Piano Aziendale per il Governo delle Liste d’Attesa dell’Aorn e che con nota 3090 del 21 novembre u.s., trasmetteva il “predetto” al Direttore della Uoc Organizzazione e Programmazione dei Servizi Ospedalieri e Sanitari, dottor Mario Massimo Mensorio. Ci chiediamo, quando si metterà un freno alla produzione di barzellette…e si penserà seriamente alla ricostruzione dell’immagine dell’Ospedale. Caro commissario Carmine Mariano quando avrà finito la programmazione dell’umiliazione generalizzata in progress dell’Aorn di Caserta a 35mila euro in un colpo solo, dovrebbe dare un’occhiata a quello che si scrive negli uffici della palazzina “grigio topo spento” in fondo al parco, e soprattutto riflettere sul significato di ciò che si scrive e magari… qualche volta… se la faccia qualche domanda…non guasta mai perdere qualche minuto, pensando ai retroscena che potrebbero rappresentare quella chiave di lettura dei fatti e dei personaggi che, non abbiamo ancora capito, se lei non abbia voglia alcuna di trovare o se l’abbia trovata e non la sappia usare, perché qualora si tratti di incapacità all’uso, dovrebbe umilmente inserire anche il suo nominativo, tra quello dei prossimi discepoli del professore milanese.  Hasta la vista!

5 Commenti

  1. Ma certo, ho seguito la querelle sul ritardo, così come tutto il resto (su cui mi sono astenuto dal commentare proprio perché oltremodo specifico sui fatti dell’AORN CE). Però leggere che i dirigenti di DS stanno seduti comodi alle loro scrivanie rispetto ai colleghi che fanno faville al tavolo operatorio o ai banchi del laboratorio sinceramente dà un po’ fastidio, indipendentemente dall’appartenenza. Penso di parlare a nome di tutti i miei colleghi di DS quando dico che anche noi ci mettiamo cuore e testa in tutto quello che facciamo, oltre a scienza e coscienza. E qualche volta anche muscoli. Quelli delle gambe, per trottare da una parte all’altra dell’ospedale o del Policlinico o del territorio della propria ASL. Scusi ma su questo sono un po’ permaloso, visti i 6 anni di Laurea, 5 di specializzazione, 2 di Master e i svariati Corsi di Perfezionamento, esattamente come tutti gli altri colleghi di qualsiasi disciplina medica.

    • Gentile dottore, non vedo per quale motivo lei se la prenda tanto…quando una tale giornalista del Liechtenstein è stata accusata di copiare gli articoli, io non ho pensato minimamente ad offendermi…eppure anch’io sono permalosa…

      • Ma non è che me la prendo con Lei nello specifico… è che tristemente noto (o almeno così mi sembra di percepire) che nell’immaginario collettivo il Medico che sta in Direzione Sanitaria è quello che sta seduto dietro la scrivania mentre per tutti gli altri la percezione è quella di salva-vita solo perché hanno un rapporto medico-paziente 1:1. Noi che abbiamo un rapporto di tipo 1:100 non siamo evidentemente altrettanto “considerati”. Tutto qui.

  2. Buonasera Dr.ssa Nardi,
    Come sa sono un suo accanito lettore, a volte anche suo sostenitore. Proprio per questo, leggendo questo “pezzo”, ed essendo io omologo del Dr. Matano presso altra Azienda del SSR Campano, mi viene spontaneo chiedermi se i pensieri che Lei riserva ai Dirigenti Medici di Direzione Sanitaria siano rivolti unicamente alla DS dell’AORN CE o se siano invece generalizzati all’intera categoria. Perché, mi perdoni, probabilmente le nostre vite lavorative non saranno ritenute avventurose nell’immaginario di un non addetto ai lavori (non lo è per alcuni colleghi di discipline “classiche”, figuriamoci per un “laico”!) ma le assicuro che in tutte le DS (campane e non) c’è un gran bel fermento, molto da fare che occupa il cervello – e spesso anche le gambe – e soprattutto moltissime responsabilità!
    Solo per curiosità…

    • Gentile dottore, riservo e mi dispiace che lei mostri di non esserne a conoscenza, i miei pensieri, che comunque gestisco in piena autonomia. a fatti e vicende che possono essere facilmente documentati, come quelli relativi ai tempi di pubblicazione dell’ atto di cui sopra, né ho la presunzione e neanche il tempo per la verità di allargare il mio pensiero oltre i confini di questo territorio e quindi avventurarmi alla conquista di una brutta figura. La direzione sanitaria di cui parlo è quella dell’Aorn di Caserta e non credo di aver lavorato di fantasia, anzi… sono stata generosa più del solito. Se è vero che legge ciò che scrivo e qualche volta approva, non può esserle sfuggito che sulla direzione sanitaria, nel tempo ho scritto davvero, ma davvero molto…. Grazie

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