CASALUCE – I consiglieri di minoranza di Casaluce scrivono al Prefetto di Caserta lamentando un impedimento de facto all’esercizio dei diritti dei consiglieri comunali. Un’accusa grave ben articolata nella lettera al Prefetto Raffaele Ruberto e in un commento postato sulla pagina facebook della minoranza, che riportiamo.
“Ci mancava solo la pubblica ammissione da parte del Sindaco: “I consiglieri comunali di maggioranza VOTANO SÌ, alle proposte di deliberazione in Consiglio comunale, PER FEDE!”, senza sapere nemmeno di che si tratta.
Oggi si è consumata un’altra vergognosa pagina della storia politica di questo paese.
Avevamo chiesto il differimento del consiglio comunale per mancanza degli atti da approvare in assise. La nostra istanza è stata sonoramente respinta dal Sindaco, con una pec inviataci solo oggi alle 13.46.
In Consiglio comunale, stasera, abbiamo chiesto, in pieno spirito di collaborazione, quale dei consiglieri di maggioranza conoscesse gli atti di cui alla proposta di approvazione, in modo da spiegarli a noi che non eravamo stati messi in condizione di consultarli e quindi, accompagnarci ad un voto consapevole e democratico.
Interrogati uno ad uno, TUTTI IMPREPARATI.
VERGOGNATEVI UNO AD UNO!!!
Continuate a deludere noi consiglieri e a offendere l’intelligenza di TUTTI I CASALUCESI!
Intanto, esasperati per la incresciosa e dispotica gestione del potere da parte dell’amministrazione comunale guidata dal Sindaco Tatone, abbiamo provveduto ad inoltrare a S.E. il Prefetto di Caserta una adeguata segnalazione (di cui alleghiamo il link di seguito), affinché voglia adottare ogni misura ritenuta idonea al fine di garantire l’esercizio dei diritti a noi spettanti in qualità di Consiglieri Comunali di opposizione, a garanzia dei principi di democraticità, efficienza e buon andamento della Pubblica Amministrazione, così come sanciti dalla Costituzione e dalle normative vigenti in materia.
– Ci è resa impossibile la ricostruzione dell’iter logico-procedimentale attraverso il quale si formano le deliberazioni, le determinazioni e gli altri atti, persistendo il malcostume di inserire punti all’ordine del giorno dei Consigli Comunali, privi dell’allegata documentazione completa;
– ci è negata la possibilità di consultare gli atti, attesa la mancanza di evasione (o l’evasione solo parziale di alcune) delle istanze di accesso agli atti presentate da sei mesi a questa parte;
– ci viene ripetutamente proibito il diritto di intervento in consiglio comunale;
– siamo impossibilitati alla consultazione degli atti amministrativi, anche a causa di un persistente malfunzionamento (se non a piccoli intervalli di tempo) dell’albo pretorio online del Comune”.