PIEDIMONTE MATESE, PROTESTE PER LA MENSA: DI LORENZO TRANQUILLIZZA E SPIEGA LE RAGIONI DEI RITARDI

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PIEDIMONTE MATESE – In una nota i genitori e i piccoli allievi dell’Istituto Comprensivo Ventriglia di Piedimonte Matese lamentano il mancato avvio della mensa scolastica.

“Sappiamo bene che il problema è di competenza comunale e che ci sono difficoltà di natura tecnica – dicono i genitori – ma la domanda è una, e sempre la stessa: i bambini cosa c’entrano? Non possiamo far finta di nulla, dobbiamo trovare una soluzione.”

Lo dicono con la voce rotta dalla rabbia le famiglie di questi bambini che sono stanche di continui rimandi e delle promesse non mantenute. Doverosa è una precisazione: il disservizio denunciato non si limita a mettere in evidenza la chiara negazione del pasto ai bambini ma anche tutto quello che questo genere di mancanza comporta.

“Se è previsto che la scuola dell’infanzia vada a coprire anche la fascia del pasto è perché in quel momento si sviluppa tanto per la crescita dei bambini – affermano ancora i genitori – . Sia da un punto di vista didattico che per quanto riguarda l’aspetto relazionale.”

All’inizio dell’anno l’Istituto Ventriglia aveva proposto ai genitori dei bambini di adottare la settimana corta, ma senza un efficiente servizio mensa tutto questo non è possibile.

“Ovviamente, oltre i disagi legati alla crescita dei nostri bambini, non sono da sottovalutare le problematiche legate a quella parte di genitori che lavora.”

Lo stallo in cui si trova il servizio mensa implica anche modifiche dell’orario scolastico e questo ovviamente mette in difficoltà tutti quei genitori che hanno un lavoro a cui ottemperare. Spesso, infatti, molti di loro sono costretti a pagare baby sitter per garantire supporto pieno ai loro bambini. Si tratta di una situazione complessa, come si evince da questa breve intervista, che merita un attento e risolutivo provvedimento.

Abbiamo interpellato il sindaco Luigi Di Lorenzo che spiega la questione e rivela alcuni retroscena:

LUIGI DI LORENZO PIEDIMONTE MATESE, PROTESTE PER LA MENSA: DI LORENZO TRANQUILLIZZA E SPIEGA LE RAGIONI DEI RITARDI“La mensa scolastica non è partita a settembre, partirà a gennaio, per diverse ragioni.
In primo luogo la revisione tecnica effettuata da questa amministrazione ha verificato in questo biennio che le Scuole cittadine NON AVEVANO antiincendio e la mensa NON era a norma. L’ASL ha indicato delle prescrizioni a cui stiamo facendo fronte grazie al Decreto Crescita. A causa del dissesto FINANZIARIO per i tantissimi milioni di debito non si poté variare le spese e quindi il bilancio, poiché è considerato “servizio non essenziale”.
Grazie al lavoro compiuto quest’anno SI STA METTENDO A NORMA LA MENSA PER I NOSTRI STUDENTI e dal 2020 si potrà PARTIRE ma soprattutto anche PAGARE le ditte e non solo impegnarsi e fare debiti come in passato!
In passato si aprivano Scuole senza certificazioni né Misure di Sicurezza, da noi sistemate tutte pian piano. L’ex amministratori invece di pensare ai LLSSPP si occupavano evidentemente di altro settore ed ora vorrebbe incolpare Noi di risultati negativi.
Ma tranquillizziamo il PD (guidato a Piedimonte dalla frazione ex Piedimonte Democratica ) che tutte le loro lamentele saranno prese in carico così come il perché il PRU (piano di recupero urbano) che hanno tenuto bloccato per 8 anni insieme al nuovo asilo di via Aldo Moro rispetto al quale hanno speso risorse ed impantanato lavori, ripresi da noi nel 2018.
Il PD Piedimontese annaspa tra le sue stesse bugie, sotto il peso di un dissesto di 20 milioni di euro e racconta bugie. Ma siamo tranquilli perché saranno inquirenti, sentenze e Corte dei Conti a decantare colpe e nomi”.