CASERTA – Una nota del gruppo ex Canapificio annuncia una protesta per denunciare il ritardo dell’erogazione dei fondi Sprar.
“Sabato 30 Novembre, dalle 10 in Piazza della Prefettura a Caserta, torniamo in Piazza per chiedere alle istituzioni risposte concrete a tutela dei diritti di migliaia di persone.
Siamo preoccupati e indignati per l’inaccettabile ritardo dei fondi del progetto accoglienza Sprar di Caserta, fondi che aiutano immigrati e autoctoni, secondo il nostro modello di
inclusione bilaterale conosciuto a livello europeo.
Le nostre rivendicazioni, le nostre preoccupazioni si uniscono al dissenso generato dalle interpretazioni restrittive e ingiuste dei Decreti Sicurezza; per questi motivi lanciamo un nuovo PRESIDIO PUBBLICO!
Facciamo il punto:
– I fondi del progetto Sprar, che a Caserta accoglie fino a 200 persone, dà lavoro a 40 operatori, sostiene iniziative come il Piedibus, i laboratori per bambin*,
lo Sportello al Reddito, e la cura degli Spazi verdi, sono ancora fermi al Ministero dell’Interno.
Lo Sprar rischia di morire, CASERTA RISCHIA DI MORIRE: i fondi devono arrivare subito!
– Per dare un tetto alle associazioni rimaste senza sede, il Comune ha individuato nell’Ex Caserma Sacchi lo spazio che diventerà ciò che manca a
Caserta: la “Casa del Sociale”, per dare un tetto alla nostra rete associativa, a Nero e Non Solo Onlus e a Millepiani Laboratorio Sociale.
Bisogna rendere concreta questa proposta in tempi rapidi, non possiamo più svolgere le attività in strada o in luoghi di fortuna!
-I Decreti sicurezza stanno calpestando i diritti di migliaia di persone, di migliaia di famiglie:
si necessita di tutele concrete per chi scappa dalla guerra e dalla povertà!
Divisi siamo niente, uniti siamo tutto!”