…E INTANTO SI REGISTRA UN ALTRO FLOP DELLA FILIERA ISTITUZIONALE
– di Giulia Bosco –
E’ trascorso appena un mese da quando Italo Calenzo pose sul tavolo della politica sessana un appello affinché l’amministrazione comunale si adoperasse per fornire tutte le garanzie possibili sulla sicurezza degli edifici scolastici di sua competenza (LEGGI), in dettaglio: scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado; quelle che una volta si chiamavano: asilo, scuola elementare e scuola media…per semplificare!
Sarà stato una “Cassandra”, ma dopo il suo appello si è scatenato il finimondo della pioggia, che ha determinato il cedimento di un terrapieno a soli quattro metri dalle aule della scuola elementare San Leo di Sessa centro.
Appello ovviamente rimasto inascoltato, al quale come di consueto seguirono solo dei polemici maleducati proclami sindacali; ma del garbo e dello stile di Silvio Sasso abbiamo raccontato già a bizzeffe.
Oggi torniamo sull’argomento sempre grazie a Italo Calenzo, il mai domo ex Vice Sindaco sessano, sempre pronto a porre all’attenzione di tutti, argomenti di interesse comune. Calenzo, prendendo spunto dal Decreto Dirigenziale 507 – pubblicato sul BURC del 18/11/19 – emesso dalla direzione generale dei lavori pubblici e protezione civile della Regione Campania, dice: “Voglio augurarmi che anche il nostro Comune abbia fatto istanza e risposto all’avviso della Regione Campania relativo alle procedure per le verifiche sismiche di scuole, presidi sanitari di 118, edifici di protezione civile, caserme, municipi, infrastrutture e ponti! La sicurezza del territorio, degli edifici e delle infrastrutture strategiche è oramai una priorità assoluta che l’Amministrazione Comunale deve mettere come primo punto della programmazione”. E poi, non senza trascendere in una screziatura polemica verso le composizioni della giunta Sasso, continua: “Confido in un riscontro dell’Assessore ai Lavori Pubblici e dell’Assessore all’Edilizia Scolastica, se esistono…!”
Questo decreto dirigenziale, ha come oggetto l manifestazione di interesse per la concessione di contributi finalizzati alla redazione di perizie per la sicurezza sismica degli edifici di interesse strategico di proprietà pubblica. Letto questo documento, Calenzo si è chiesto se il comune a guida Sasso, avesse fatto richiesta di finanziamento per verificare la sicurezza sismica degli edifici scolastici, ben conscio che la presenza di un consigliere regionale a Sessa, nella persona di Gennaro Oliviero, avrebbe di certo aiutato il finanziamento delle richieste; come sempre vantato da Silvio Sasso, nel suo declamare l’efficienza della “filiera istituzionale” tra comune e Regione Campania, capace di sormontare qualsiasi ostacolo.
A Calenzo ha risposto prontamente il Sindaco Sasso, il quale ha scritto che: “siamo stati pure FINANZIATI……Solo nella scorsa consiliatura NON ABBIAMO PRESO UN EURO….”!!!
Da qui è partito un carosello di polemiche tra cittadini, consiglieri di opposizione ed il Sindaco a parare i colpi e tentare affondi alla cieca. Addirittura, il Sindaco, ad un cittadino padre di alunni della San Leo, risponde: “sei un cittadino qualunque…leggi sul sito…non capisco cosa c’entri”; un cittadino che paga le tasse nel comune dove risiede, nonché genitore di alunni che usano le scuole comunali, cosa deve dimostrare di “entrarci” ad un sindaco? Sasso il rabbioso si è di nuovo qualificato da solo…
Tornando al decreto dirigenziale, che come abbiamo detto è un atto pubblico consultabile sul BURC n° 69, tra i suoi allegati ha la graduatoria regionale delle istanze potenzialmente finanziabili – quindi ancora non finanziate – e Sessa Aurunca compare in questo elenco ai numeri 172 e 172 con la richiesta di verifica sismica per il ponte stradale che collega Sessa alla frazione Ponte sulla via Sessa-Tuoro per una spesa di 46.100 euro (non è ben chiaro se si tratti di una strada provinciale o comunale) e la richiesta per un immobile comunale da adibire a museo in via Pietrebianche alla frazione Lauro per una spesa di 3500 euro.
Questo è tutto, come confermato anche da un commento del sindaco alla richiesta di Calenzo. Un po’ fuori tema il sindaco, perché Calenzo parlava principalmente di scuole e prima ancora che capitasse la frana sotto la San Leo….preveggenza!
Scorrendo la graduatoria regionale, si può notare come la stragrande maggioranza dei comuni che hanno fatto richiesta di accesso al fondo, si siano concentrati sulle verifiche sismiche del patrimonio immobiliare scolastico, come i vicini comuni di Cellole, Teano, Carinola, Rocca D’Evando ecc, mentre Sessa ha preferito privilegiare una vecchia casa già mezza compromessa staticamente appartenuta al risorgimentalista e artista Luigi Toro, da trasformare in un museo dedicato al personaggio in questione…
Appare evidente che nel bilancio delle priorità, per il Sindaco viene prima una casa diroccata da adibire ad un improbabile museo, piuttosto che qualche decina di complessi scolastici frequentati tutti i giorni dai bambini aurunci; punti di vista e scelte politiche di cui il sindaco è l’unico responsabile.
Certo è che avrebbe potuto sfruttare un po’ meglio la sua tanto cara filiera istituzionale ed approfittare di questo importante strumento per mettere in sicurezza i bambini del suo comune, non ancora elettori ma tasselli fondamentali per una società efficiente ed efficace.
Neanche questa volta, Sasso è stato capace di cogliere gli strumenti (pochi) che gli vengono messi a disposizione dalla Regione e non riesce neanche a trarre insegnamento dalle catastrofi mancate. Stoltamente, si continua a operare con il conforto della divina provvidenza!