OSPEDALE, DIETRO LE CHIACCHIERE, GLI SPOGLIATORI DEL DEA

(f.n.) – Aorn…dietro l’apparenza luccicante, l’accettazione a cinque stelle e la piccola ed orrenda cascata a scroscio, e gli spot “a schiovere” sparsi per l’Ospedale, comprese le piante per la scenografia coreografica d’ensemble, senza esclusione di quella che, rigogliosamente. spuntava dal condizionatore…ebbene…la realtà è tutta lì…condensata e molto ben rappresentata, nel suo significato più profondo, nell’immagine a colori degli spogliatori del DEA… Il ritratto di Dorian Grey, che improvvisamente mostra, nella sua macilenta raffigurazione, senza possibilità di errore, quale sia e sia stata la “reale” gestione dell’Ospedale, quale la volontà di non essere “intoppati” e quanto sia stata perniciosa…e fornisce, a pensarci bene, anche la risposta ad un altro interrogativo…ma…andiamo per ordine. Alla notizia dell’ultima aggressione avvenuta all’interno del Pronto Soccorso, ai danni di un infermiere, ci saremmo aspettati che al di là della giusta ed unanime protesta, il diretto interessato avesse presentato una regolare denuncia…Nulla di tutto questo…nessuna denuncia ha fatto seguito alle solite sbattute in petto collettive, in nome della solidarietà e della sicurezza…Il silenzio e la rassegnazione, di chi aveva subito, ci hanno lasciato perplessi, poi… dal momento che siamo brutti, sporchi, cattivi ed anche una ‘ntecchia sospettosi,  abbiamo pensato che, una o più denunce ufficiali, magari in aggiunta alle legittime lamentele, avrebbero finito per richiamare l’attenzione su un sistema gestionale parallelo, che non desidera, né gradisce controlli. Scoprire oggi, una galleria d’arte “espressionista”, come quella che sottoponiamo alla vostra attenzione, forse è uno dei motivi per cui, certe cose devono restare in famiglia ed è bene che nessuno sappia più di tanto… La condivisione tacita del degrado, favorisce l’amicizia e sotto la, ormai automatica e silente, regia di o’rey, crea una simpatica complicità nelle marachelle quotidiane … “che carrrini”…Forse un po’ meno “carrrino” appare il decadimento, la monnezza, la ruggine, l’abbandono e tutto il degrado complessivo in cui sono immersi gli spogliatoi e che non c’entra un beneamato cactus, con la pioggia che, anche in questo caso, si è limitata a dare una “sciacquata” alla schifezza giacente, impastrocchiando appena, la “zuzzimma” sparsa sul pavimento e lasciata a fermentare nel tempo…Ciò che indigna più di ogni altra cosa…persino più di quei fantastici primari che, sono primari ma non operano, più di quei favolosi primari che, sono primari a mezzo servizio, perché certe cose non le sanno fare e si inventano le convenzioni a pagamento, per farle fare a qualcun altro, più di quelli che mangiano pane e spocchia e magari, non si lavano neppure le mani…ebbene più di costoro che indignano assai… indigna il fatto che nel Dea vi siano il Nido e la Terapia Intensiva Neonatale…quindi… bambini prematuri, ai quali avete “amorevolmente” appena dedicato un convegno… “Il cucciolo frettoloso”…Dove si spogliano gli operatori dell’Aorn di Caserta, addetti al Cucciolo frettoloso?…in quella sorta di ricovero abbandonato che sono gli spogliatoi del DEA?, e se non possono accedervi, si spogliano in reparto?, in quello stesso reparto in cui c’è un solo bagno per venti persone?, dovete vergognarvi e con voi devono vergognarsi quei sindacalisti che vanno e vengono per l’Ospedale minacciando, aggredendo, elaborando prove, in danno di questo e di quello e che voi continuate a tutelare alla faccia di quei diritti fondamentali, che con mirabile faccia tosta si sostiene di tutelare. Le immagini costituiscono una prova, laddove non si tratti di un fotomontaggio o di un falso e, poiché, di immagini ne abbiamo pubblicate diverse, ci auguriamo intervenga la Magistratura inquirente. Hasta la vista!