– di Nicolò Antonio Cuscunà –
Basta applicare le regole gestionali della saggia amministrazione di un capofamiglia e le risorse, introiti, disponibilità di spesa, possono servire al funzionamento delle esigenze, necessità e urgenze di tutti. Da sempre si è erroneamente pensato che il denaro pubblico non è di nessuno, sappiamo invece essere di ognuno di noi. Nella pubblica amministrazione, capita d’esaurire oppure sperperare le risorse preventivate all’esecuzione di lavori, lasciati incompleti, abbandonati e non più ultimati. È accaduto, per esempio, alla strada Casola -Valle di Maddaloni, progettata per collegare velocemente Caserta, borgo-medioevale e la SS fondovalle Isclero in direzione Benevento. Importante strada lasciata incompleta dopo aver speso 1 milione di euro (così sembra) per tracciare soli 400.000 di semiasfalto con muretti di contenimento sgretolati dalla carenza di cemento con la sola abbondanti di sabbia. Al contrario, capita anche di completare i lavori e ritrovare non esaurito l’importo d’intervento preventivato. È accaduto al progetto: “Opere d’urbanizzazione primaria del PIP di San Benedetto di Caserta” (piani interventi produttivi), importo 8.411.283,14, di cui 8.000.000.,00 fondi FAS -2004/7 (fondi aree sottoutilizzate) e 411.283,14 dal bilancio comunale, progetto deliberato dal C.C. nel lontano 2004 (sindaco Luigi Falco). Detti lavori sono utili al collegamento dell’assetto viario esistente col nascente Policlinico, in aggiunta all’ipotizzato “Centro Produttivo Di Aziende del Biotecnologico”. Euro in più, euro in meno, il fortunato sindaco Carlo Marino, ha trovato nelle casse del comune di Caserta, la bella somma di 696.085,97 euro. Sollecitato alla spesa dalla Regione Campania, in data 12 novembre u.s., con delibera di giunta n.188 …decide di consumare l’avanzo di cassa. Delibera quindi il “miglioramento funzionale dei lavori eseguiti, e che tengano conto anche del collegamento socio-ambientale (parole magiche inserite per confondere e non dire nulla di preciso) e funzionale (evidentemente non lo era…funzionale) col prospiciente policlinico in (eterna) costruzione”. N.B… La regione Campania, targata Vincenzo De Luca, anch’egli come Carlo Marino espressione di punta del PD, ha concesso e rinnovato la coltivazione delle vicine cave…in luogo temporale fino alla conclusione dei lavori di costruzione del Policlinico Universitario e dell’entrata in funzione dello stesso…. Si badi, la sospensione delle attività estrattive è demandata solo ad inizio delle attività cliniche del centro universitario… (quando si dice la vocazione ambientalista del PD). Riconosciuta disastrosa la situazione viaria delle vicine frazioni di San Benedetto e San Clemente, il sindaco Carlo Marino destini a buon e diverso fine la somma da esaurire, comprensiva anche fondi di bilancio comunale, evitando i soliti interventi forzati di spesa, genericamente indirizzati al miglioramento della pubblica illuminazione o all’ ampliamento delle aree destinate a parcheggio. Devolva la somma alla sistemazione viaria delle suddette frazioni. Sapere rivedere e cambiare le proprie scelte, rientra nei “meriti dei saggi amministratori” capifamiglia.