SANITÀ, FICCO (SAUES): SERVE SUBITO UNA RIFORMA MEDICINA TERRITORIALE

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FOTO PAOLO FICCO PRES NAZ SAUES 118 SANITÀ, FICCO (SAUES): SERVE SUBITO UNA RIFORMA MEDICINA TERRITORIALE
Paolo Ficco – Presidente nazionale Saues 118 (Sindacato Autonomo di Urgenza Emergenza)

Potenziare gli ambulatori dei medici di base con nuovi strumenti diagnostici per alleggerire il lavoro dei medici di urgenza in ambito territoriale e nei pronto soccorso è senz’altro una buona iniziativa di cui diamo atto al ministero della Salute, tuttavia restiamo dell’avviso che serva comunque e in tempi davvero stretti una riforma della Medicina territoriale (Assistenza Primaria, Continuità Assistenziale, Servizio 118, Adi, Nad, Specialistica ambulatoriale, lungodegenza ) per riservare a quella ospedaliera esclusivamente i codici di maggiore gravità, cioè i gialli e i rossi.

E’ questo in sintesi quanto trasmesso oggi al ministro della Salute Roberto Speranza dal Consiglio nazionale del Saues, il sindacato autonomo di urgenza ed emergenza sanitaria.

“Tale innovazione – si legge nel documento Saues – garantirebbe una migliore qualità del servizio al cittadino sia sul territorio che in ambito ospedaliero. Sarebbero infatti evitate le lunghe code di attesa intraospedaliera ed abbreviati i tempi nel percorso assistenziale territoriale del paziente, che sono causa delle ben note criticità, come gli atti lesivi nei confronti degli operatori sanitari”.

“Sappiamo bene – spiega il presidente nazionale del Saues Paolo Ficco – che una riforma del genere richiede un numero congruo di medici da impegnare su questi servizi e di specialisti negli ospedali, soprattutto nei Pronto Soccorso, posti che, se carenti, potrebbero essere coperti, mediante apposita legge, dai medici di emergenza territoriale convenzionati intenzionati a passare al regime di dipendenza”. Naturalmente – sottolinea Ficco – andrebbe senz’altro incentivata la remunerazione dei medici di pronto soccorso e di emergenza territoriale per evitarne la migrazione in altri servizi o il rifiuto di queste tipologie di incarico particolarmente impegnative e gravose”.