LA CORTE SBUGIARDA L’ASSESSORE DI MARCO ED IL CAPOSETTORE VAUDO!
– di Salvatore Zinno –
L’istruttoria aperta dalla Corte dei Conti della Campania nei confronti del Comune di Sessa Aurunca, guidato dall’Avv. Silvio Sasso, ha avuto l’esito più negativo che l’amministrazione sessana potesse aspettarsi.
Infatti, con la determinazione n° 83613451 del 04 novembre scorso ha rigettato integralmente le controdeduzioni proposte dal comune di Sessa, confermando in toto la sussistenza delle irregolarità contabili e finanziarie illustrate nella delibera n° 174 del 31/07/19.
I fatti riguardanti quella delibera dello scorso luglio li abbiamo già raccontati nel nostro precedente articolo (LEGGI), e ricordiamo che né il Sindaco Sasso né nessun altro dell’amministrazione comunale si presentò alla pubblica adunanza istituita dalla Corte dei Conti della Campania.
Si limitarono a presentare un documento recante delle controdeduzioni, stilato dall’assessore alle finanze Di Marco e dal capo settore finanze dott. Vaudo con il proprio staff; trasmesso alla corte con il numero di protocollo n° 17169 del 10/09/19. La Corte le ha giudicate del tutto insufficienti, confermando le irregolarità contestate.
Di conseguenza ha richiamato il comune di Sessa Aurunca – e quindi il suo sindaco pro tempore Silvio Sasso – all’osservanza dei principi di legge, nonché segnala al Consiglio Comunale le irregolarità rilevate in merito alle quali l’amministrazione dovrà adottare entro 60 giorni le misure correttive più idonee a ripristinare i margini di una sua capacità di spesa sotto l’indicato profilo della sostenibilità finanziaria con particolare riferimento al: risanamento degli equilibri di cassa sia di parte corrente che di parte capitale; ricalcolo del fondo crediti di dubbia esigibilità; ripristino del disavanzo di amministrazione del 2017.
Queste le prescrizioni dettate dalla Corte dei Conti, e come si può leggere sono tutte contestazioni relative agli ultimi anni di amministrazione ad esclusiva gestione Sasso/Oliviero; tagliando le gambe a qualsiasi tentativo di gettare la croce “sulle amministrazioni precedenti”, come si usa di solito nella politica italiana.
Lavoro arduo quindi per l’amministrazione Sasso, alla quale non può offrire alcun aiuto politico il politico di riferimento, che con un eventuale scioglimento del consiglio comunale per irregolarità contabili – questa la pena massima a cui si può andare incontro per guai contabili come quello messo in atto da Sasso e soci – avrebbe u ulteriore gatta da pelare in vista delle prossime elezioni regionali alle quali mal si assocerebbero anche le elezioni amministrative.
Ce la faranno Sasso e i suoi sodali a risolvere il compito imposto loro dalla Corte dei Conti della Campania?
L’incipit del “passo dopo passo” forse questa volta dovrà essere messo da parte.