a cura di Jenny Longobardi
SAN LEUCIO (CE) – Grande partecipazione questa mattina al Convegno “Bullismo Cyberbullismo” organizzato dal team di Progetto Con-Tatto, organismo della Caritas Diocesana di Caserta, in collaborazione con la scuola secondaria l’I.C. “F. Collecini” di San Leucio e di Castel Morrone. A fare gli onori di casa il Dirigente scolastico, dr. Antonio Varriale che, manifestando il suo interesse per le iniziative di Progetto Con-Tatto Scuola attraverso incontri e workshop formativi in aula, ha posto l’accento sul valore del dibattito allargato alle famiglie degli allievi per definire l’importanza funzionale del ruolo dei genitori in merito a questioni di risonanza sociale. I lavori sono stati avviati dalla dr.ssa Barbara Pacilio, coordinatrice di Progetto Con-Tatto, con un focus dei risultati raggiunti durante le ore laboratoriali in classe. La discussione è entrata nel merito grazie al contributo della dr.ssa Maria Rosa Mauro, Commissario Polizia di Stato della Questura di Caserta, che ha incentrato il suo intervento su un doppio binario, parlando prima ai ragazzi e poi agli adulti. Senza dover demonizzare l’uso dei dispositivi tecnologici e dei social network, la dr.ssa Mauro ha asserito che é importante sapere come gestirli, in relazione al fatto che i bambini di oggi saranno i cittadini digitali del domani. Tra gli argomenti trattati la differenza tra scherzo e atto di prevaricazione, il furto di identità, l’adescamento sui social e un invito alla prudenza per i giovani e ad un’azione di consapevolezza da parte dei genitori e degli insegnanti. “Fondamentale é la sinergia tra le agenzie educative – dichiara la dr.ssa Mauro – per confrontarsi e porre rimedio prima che le situazioni possano compromettersi drasticamente a discapito delle vite dei ragazzi. I processi possono essere arrestati sul nascere prima che ci si ritrovi un figlio in una baby gang, che potrebbe divenire poi un fidanzato stalker e un marito violento“.
Partendo da un’analisi sul bisogno delle famiglie oggi, la dr.ssa Marina Scappaticci ha coinvolto attivamente la componente genitoriale presente riflettendo sulla relazione emotiva e mettendo al centro una domanda: cosa provano i genitori quando si trovano a dover affrontare dinamiche legate al bullismo?
Sotto la lente i comportamenti sbagliati e reiterati, talvolta anche da parte dei genitori, e la richiesta di iniziare ad interagire con gli insegnanti per monitorare l’andamento comportamentale della classe. Piena soddisfazione ha espresso il presidente Caritas Diocesana di Caserta, don Antonello Giannotti, che portando i saluti del vescovo di Caserta Mons. D’Alise, ha inteso ringraziare il gruppo di Con-Tatto e il preside Antonio Varriale, lasciando un messaggio di speranza.
Forte la sua convinzione che iniziative mirate alla crescita sana dei bambini debbano essere continue e necessarie per tralasciare le forme di egoismo e di fragilità genitoriale, don Antonello ha affermato che: “Con-Tatto nasce per sovvenire alle necessità della famiglia e per compensare quel vuoto che si é insinuato nella relazione figli/genitori assicurando un solido sostegno. Caritas non é solo assistenzialismo ma un’opportunità di riscatto delle persone e soprattutto dei ragazzi; un concreto esempio di carità morale“.
La mattinata si é poi conclusa con viva partecipazione presso la sede distaccata della scuola “F. Collecini -Giovanni XXIII” di Castel Morrone.
Clicca di seguito per vedere il video dell’intervento di don Antonello Giannotti.
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