CASERTA – In settimana il segretario regionale del PSI, Michele Tarantino, comunicherà ai cinque membri del direttorio della provincia di Caserta, la data della conferenza programmatica per fissare il congresso dei socialisti, dopo le dimissioni volontarie ma forzate dell’ex coordinatore provinciale Francesco Brancaccio, prossimo all’adesione con Italia Viva di Renzi, a meno di un ripensamento alla De Luca. Quindi fuori dai giochi, per l’elezione a segretario provinciale del PSI, l’avv. Gianfranco Corvino che aspira alla carica di primo cittadino della città di Santa Maria Capua Vetere, mentre la new entry Antonio Freda di Cellole deve far gavetta insieme agli altri compagni socialisti. Nessuno parla della compagna Carmen Cipollone, una militante attiva già da alcuni anni e candidata alle regionali del 2000 con candidato Governatore il compagno Bassolino, mentre il PSI in Terra di Lavoro, per la prima volta non riuscì ad esprimere il consigliere regionale, nonostante le candidature di Gennaro Oliviero e dell’uscente Carmine Iodice. Purtroppo diceva un autorevole compagno di Casapulla, i congressi si vincono con le tessere, mentre di idea diversa sono i segretari regionali e nazionali, Enzo Maraio e Michele Tarantino, succeduto al funambolico e rissoso Marco Riccio.
Cosa accadrà nei prossimi giorni? L’avvocato Raffaele Piazza già si atteggia a segretario provinciale e non sa che deve fare i conti con il giovane Espedito Ziello, figlio d’arte, che in Orta di Atella e comuni limitrofi conta su tanti compagni che vorrebbero spostare l’asticella verso l’agro aversano-atellano. L’ex segretario provinciale Brancaccio, nominato dalla commissaria dell’epoca, continua a muovere i fili. Costui, ex PD, è convinto di essere un buon puparo e vorrebbe mettere le mani sulla Federazione dei giovani socialisti di Terra di Lavoro, ma il segretario regionale di FGS Cicalese, intende tastare con mano il peso politico degli aspiranti giovani socialisti della provincia di Caserta. Abbiamo chiesto un giudizio sul giovane rampollo nonché figlio del GRANDE Marcellino Piazza e costui è stato lapidario: “In politica necessitano due doti, la dialettica e la pazienza. La prima Raffaele l’ha acquisita nel campo professionale, mentre la seconda, nonostante la sua lunga militanza, non l’ha ancora assimilata, perché perde le staffe facilmente nel rapporto con i compagni”. Un rebus che solo il congresso riuscirà a risolvere. Da radio Nencini giunge una voce: “Tra i due litiganti potrebbe toccare al terzo, che al momento si nasconde tra gli iscritti, e potrebbe anche essere una donna, che potrebbe traghettare il PSI verso percentuali accettabili, alle prossime elezioni regionali del 2020”. Agli iscritti l’ardua sentenza.
Tacco di Ghino