“CAPUA FILM FEST” DEDICA UNA SERATA AL CINEMA PER IL SOCIALE

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A cura di Dalia Coronato

Capua film fest – dialoghi d’autore riprende un cinema condiviso con il pubblico divulgando partecipazione. Il format nato da un’idea di Francesco Massarelli, con la realizzazione promossa dal Teatro Ricciardi e il sostegno di Capua il luogo della lingua festival, accoglie per il terzo appuntamento, diverse associazioni della provincia di Caserta.

La serata dedicata al cinema per il sociale comincia con la proiezione del film Fiore Gemello di Laura Luchetti. La pellicola narra la storia di due destini che si incrociano tra i meravigliosi paesaggi della Sardegna. La regista – presente in sala con l’attore napoletano Aniello Arena – vuole mostrare sul grande schermo come Basim e Anna, due adolescenti in fuga e provenienti da Paesi distanti, siano capaci di unire le proprie forze superando le più gravi sofferenze.

Oggi viviamo in un contesto nel quale è sempre più radicata la considerazione che l’apertura all’altro e l’accoglienza dei migranti, e quindi del diverso, leda profondamente il controllo sociale di un territorio”, dichiara Savino Compagnone, docente di sociologia e responsabile del servizio Sprar di Capua e Vitulazio.

Stiamo lavorando per estendere in vari quartieri della città le nostre pratiche di inclusione e intercultura, partendo dal diffondere il modello di gestione condivisa degli spazi verdi” continua Virginia Crovella, operatrice del progetto Sprar di Caserta e responsabile dell’area inclusione e istruzione, in attività al centro sociale Ex Canapificio.

Il centro sociale citato come modello di studi nazionali e oggetto di approfondimenti e di dibattiti in tutta Italia, vive ancora una situazione molto critica. La struttura continua ad essere depredata e mentre la Regione tace sulla data di perizia per qualificare i lavori, il Comune di Caserta suggerisce una nuova sistemazione. La proposta di utilizzare una porzione importante del ex caserma Sacchi divisa con i centri Millepiani e Neroenonsolo vuole favorire una Casa del Sociale che manca a Caserta, un progetto che resta senza carta siglata, un suggerimento senza alcuna certezza. “La comunità è pronta da tempo ad accogliere la sfida dell’interculturalità e del far rete, come vuole dimostrare la serata di giovedì al Teatro Ricciardi” – afferma l’operatrice casertana – “ed è questa la visione che resta alla base dell’offerta culturale della rassegna: il dialogo. Invitiamo le istituzioni a guardare interiormente questi modelli, ad incentivarli, a premiarli”.

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Con la partecipazione straordinaria di Csa Ex Canapificio Caserta; Città Irene – Cooperativa di solidarietà sociale ONLUS ; Nero e non solo Onlus; Aperti per Voi – Capua – Touring Club Italiano; Club di territorio “Terra di Lavoro”; Spazio Donna onlus;Lions Club Capua ” Casa Hirta”; Pro Loco di Capua; Pro Loco Caiazzo “Nino Marcuccio”; saranno presenti – giovedì 8 novembre alle ore 21.00 – i rappresentanti di enti sociali e associazioni per un confronto a cuore aperto sull’integrazione e sul bisogno di accoglienza. Info e prenotazioni www.teatroricciardi.it