Whirpool ritira i licenziamenti e ferma la procedura di vendita dello stabilimento di via Argine. In una nota per Articolo Uno Caserta-Leu Alessandro Tartaglione, coordinatore provinciale e Francesco Madonna, responsabile politiche del lavoro hanno commentato. “La lotta per i diritti paga! I diritti dei lavoratori, le ragioni etiche e di giustizia sociale questa volta vincono contro la politica senza scrupoli delle multinazionali, che pensano di poter attuare un “usa e getta” in Italia e soprattutto nel Mezzogiorno. Accogliamo la notizia con grande entusiasmo perché sancisce che esiste ancora uno Stato di diritto e che non è possibile che una multinazionale straniera, qualunque essa sia, possa giocare con la vita delle persone e stracciare unilateralmente gli accordi firmati in sede ministeriale. Va dato certamente merito all’incessante azione dei lavoratori di Whirpool che non si sono mai arresi e che hanno portato la loro storia, di lavoro e umanità, in ogni sede possibile; va poi riconosciuto un enorme lavoro fatto dalle Organizzazioni Sindacali che hanno messo dei paletti chiari e netti per fermare un’operazione che sembrava “senza impatto” e hanno riaffermato la necessità di investire su un futuro certo dell’industria napoletana e campana; si è dimostrato poi che quando la filiera istituzionale regge, quando si afferma con coesione e fermezza il ruolo, sancito costituzionalmente, che l’industria può e deve giocare nel tessuto sociale, la battaglia dei diritti viene vinta.
WHIRLPOOL FERMA I LICENZIAMENTI E LA VENDITA: IL COMMENTO DI ARTICOLO UNO-LEU
Ora non bisogna fermarsi. Bisogna portare lo stesso impegno, la stessa forza, la stessa nettezza in termini di posizioni istituzionali anche sulle altre vertenze aperte sul territorio campano e casertano. A tal proposito non può non venire in mente la vertenza Jabil, con i suoi 350 licenziamenti annunciati sul sito casertano di Marcianise: va vinta anche questa battaglia. Non possiamo consentire che un’altra multinazionale statunitense provi a giocare con la vita dei nostri concittadini, perpetrando politiche di sfruttamento del lavoro fino a che rende, per buttare via i lavoratori solo averli spremuti. Pretendiamo il blocco dei licenziamenti alla Jabil e un piano di rilancio per il sito di Marcianise, che garantisca un futuro per i lavoratori in un territorio già troppo martoriato negli ultimi decenni da continui tagli e chiusure. Per affermare questa volontà, per la Jabil, per difendere l’occupazione e per il futuro dell’Industria in Italia, nel Mezzogiorno e in Campania, domani Articolo Uno sarà in piazza a Napoli con i cittadini, le lavoratrici e i lavoratori, le Organizzazioni Sindacali e le Istituzioni in occasione dello Sciopero Generale dell’Industria e del Terziario. Perché’ la lotta per il lavoro non si fermi. Per un rilancio vero e stabile del Mezzogiorno”.