FESTIVITÀ DEI MORTI, HALLOWEEN….SACRO E PROFANO, MITI, TRADIZIONI, RADICI, MODA E CONSUMO

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 – di Nicolò Antonio Cuscunà –

In pieno medioevo -835- la chiesa di Roma istituì il 1° novembre una nuova festività cristiana “TUTTI I SANTI”, con lo scopo di eradicare il perdurare di culti pagani di origine celtica “SAMHAIN, RICORDO DEGLI AVI DEFUNTI”.

Per i druidi celtici – sacerdoti – il 1° novembre coincideva col 1° giorno della notte più lunga del giorno. Circostanza in cui il principe delle tenebre richiamava a SE tutti gli spiriti per portarli nel mondo dei morti; inizio dell’anno, fine della stagione calda, inizio delle tenebre e del freddo.

Perdurando le costumanze pagane, la chiesa cristiana istituì, nel X secolo, il 2 novembre la festa-ricordo dei morti. Rimasero i riti pagani quali: l’accensione di falò, mascheramenti e offerte di cibo in onore dei defunti. I defunti ringraziavano portando doni ai loro discendenti. Questa costumanza tutt’ora resiste.

Nel sud Italia, in particolare in Sicilia, permane il culto dei propri morti, i bambini la notte tra il primo ed il due novembre attendono, con ansia e timore, l’arrivo delle anime dei morti, intimoriti dai racconti dei genitori che l’indirizzano al rispetto delle proprie origini e dell’utilità di comportarsi bene durante tutto l’anno per meglio ricevere doni e dolciumi.

I doni offerti sono all’origine della società contadina, frutta di stagione, fichi secchi e i famosi dolci di MARTORANA alla pasta di mandorla, a forma di frutta e di ossa di morto-crozza-teschio-, non mancano quelli a forma dei cavalieri della “Chanson de Roland”.

La tradizionale festa siciliana anno dopo anno si consolida spandendosi nel resto del sud e di tutt’Italia, segno del ritorno alle tradizioni della nostra millenaria cultura.

Halloween è festa pagana d’origine irlandese, capodanno celtico, culto degli spiriti dei defunti collegato al ciclo naturale delle stagioni, della luce e delle tenebre. Questa ricorrenza nell’ottocento venne esportata negli Stati Uniti d’America dagli emigranti irlandesi e, col tempo, diventata la ricorrenza commerciale celebrata la notte del 31 ottobre.

Tutti i morti, halloween, confronto tra culture e religioni, tra il passato e l’odierno, tra l’esoterico e la materia …purché resti il ricordo, nella memoria dei vivi, dell’agire degno e positivo lasciato del proprio operato, non riducendo le ricorrenze al solo fine del consumo, dell’apparire e non dell’essere.