ARIENZO, LA FIACCOLA DELLA PACE NELL’ANTICO BORGO LONGOBARDO

0

PIANTATO L’ALBERO DELLA PACE, SIGLATO IL PATTO DI PACE, LA SCUOLA DIVENTA “SCUOLA DI PACE”

ARIENZO (CE)- Grazie all’adesione dell’Istituto Comprensivo “G. Galilei” diretto dalla Preside Rosa Prisco (referente del progetto la prof.ssa Carmela Vagliviello), la Fiaccola della Pace dei 100 anni della grande guerra, ha fatto tappa nell’antico borgo della Valle di Suessola. La manifestazione, patrocinata dal Comune retto dal Sindaco Davide Guida, si è svolta venerdì 25 Ottobre 2019. La cerimonia dell’accensione della Fiaccola che la Presidente del Movimento per la Pace ha consegnato a “Nina”, la giovane alunna rappresentante della scuola, alla presenza della Dirigente scolastica e delle Istituzioni comunali, è avvenuta nel piazzale antistante il Comune che sorge proprio nell’antico convento benedettino annesso alla chiesa di S. Agostino. Il corteo poi ha attraversato silenziosamente tutta l’area di Via Capo di Conca, che fu coinvolta in vari conflitti bellici fra cui l’area adiacente di Via Caudina dove si consumò l’eccidio fascista, coinvolgendo le comunità locali. Come prevede il cerimoniale dello storico evento, i giovanissimi, accompagnati dalle loro docenti, hanno marciato per la Pace esibendo striscioni e cartelloni sui quali si potevano leggere significative frasi sul tema della Pace e della difesa della Madre Terra. Il Corteo, dopo aver attraversato l’intera frazione, ha fatto ritorno presso la sede principale della scuola dove nel giardino antistante è avvenuta la cerimonia di piantumazione dell’Albero della Pace dei 100 anni della grande guerra e della relativa targa sulla quale è stata riportata la dedica: “alla memoria di tutti i caduti e alle vittime delle guerre, attentati, stragi ( e alla strage nazifascista di Via Caudina) criminalità, terrorismo, violenze e mafie” di Arienzo e nel mondo e dedicato ancora: “contro ogni crimine e terrorismo ambientale in Terra di Lavoro, Campania, Italia e nel mondo”, dai 100 anni ad oggi”. Alla piantumazione hanno partecipato fattivamente la Dirigente scolastica, il Sindaco e gli alunni, è stato piantato simbolicamente e a seguire la sigla del “Patto di Pace” tra la Dirigente scolastica Rosa Prisco e la Presidente del Movimento per la Pace Agnese Ginocchio, attraverso la quale è stato consegnato alla Scuola il titolo di “Scuola di Pace” del III Millennio. Quindi i giovani hanno declamato dei pensieri sul tema della Pace sviluppati insieme ai docenti. A seguire ancora la sottoscrizione da parte di tutte le Istituzioni presenti del Patto di impegno per la Pace e la Salvaguardia del Pianeta Terra. Hanno sottoscritto il Patto la Dirigente scolastica Prisco, il Sindaco Guida, l’Assessore alla Pubblica Istruzione e Cultura Maria Mercedes Crisci, l’Assessore alla Protezione Civile e Pari Opportunità Maria Antonietta Cimmino, l’Associazione Unione Italiana Lotta alla distrofia muscolare (sezione di Caserta) la giovane alunna rappresentante della scuola, il Movimento per la Pace presente con la Presidente ed il vice Presidente Gino Ponsillo che ha coadiuvato i lavori della giornata. Un messaggio importante lanciato dalla Dirigente scolastica Prisco, attraverso il quale è stata evidenziata l’importanza di questi percorsi formativi intende portare avanti associandoli alle numerose attività già iniziate nel corso degli anni. “La Pace è un dono che ognuno di noi deve coltivare ed alimentare ogni giorno dentro di se e poi manifestarlo con le azioni, esattamente come questa pianta di ulivo che oggi abbiamo piantumato”. Il Sindaco ha ricordato ai ragazzi l’importanza di custodire il valore della Pace, tenendo presente che in molti paesi del mondo i bambini sono costretti a vivere con meno di un dollaro al giorno”. La Presidente del Movimento per la Pace ha evidenziato l’importanza di essere sempre “Costruttori di Pace ogni giorno”, tenendo presente che nel mondo a tanti bambini vengono negati i diritti elementari come quello al gioco, allo studio ed il diritto a vivere una vita serena. Molti bambini nei territori in guerra come la Siria e l’Africa vivono nel terrore di morire sotto le bombe. “Siamo tutti responsabili di queste ingiustizie”, ha incalzato. Un ultimo invito rivolto ai giovani: “Studiate! Perché l’istruzione ci permette di conoscere a fondo la storia del mondo e di risalire alle cause delle guerre. Grazie alla vostra Preside e alle vostre maestre che oggi avete avuto la possibilità di fare questa importante esperienza formativa”. La giornata di Pace con la Fiaccola tenuta dalla portabandiera “Nina” è giunta al termine ripetendo ad alta voce in coro la parola Pace. All’inizio della manifestazione è venuto a portare il suo saluto il Presidente dell’ANPI provinciale Agostino Morgillo. La Protezione Civile di Arienzo ha effettuato il servizio Ordine e sicurezza insieme agli agenti della Polizia municipale. La Città di Arienzo è noto per la storia del matrimonio della nobile Giovannella Stendardo, figlia di Giannotto II e Sancia Orsini, signora di Arpaia, Arienzo, Alife, Biccari, Bovino, Cancello, che fu cresciuta presso la corte dei D’Angiò Durazzo. Alla giovane nobile è stato dedicato un murales nella facciata antistante la sede centrale della scuola. Ogni anno si svolge la rievocazione storica del matrimonio di Giovannella. La storia della città di Arienzo inizia con la distruzione a causa di un incendio, causato dalla guerra tra Longobardi e Saraceni, della città di Suessola alla fine dell’800. Parte dei suessolani si rifugiarono sul monte Argentarium presso un castello che fu poi distrutto nel 1135 da re Ruggero II d’Altavilla. La distruzione di questo castello spinse le popolazioni a scendere a valle dove costruirono il primo nucleo della città di Arienzo chiamata Terra Murata nel 1154. La città vide il succedersi di vari feudatari fino al 1500 (tra i quali i Mosca, gli Stendardo, i Carafa, i Mataldo. Nel 1928 venne fuso con il comune di San Felice a Cancello, formando il comune di Arienzo San Felice, ma fu ripristinato nel 1946 con l’avvento della Repubblica. Di interesse storico sono anche l’Arcipretura di Sant’Andrea Apostolo e il Palazzo Vescovile dei Vescovi di Sant’Agata de’ Goti, dove ha dimorato anche sant’Alfonso Maria de Liguori e oggi Museo Alfonsiano. Un altro particolare che caratterizza questo storico borgo sono gli antichi giardini appartenenti a privati cittadini, che per la sua bellezza vengono aperti e messi a disposizione di molti giovani che convolano in nozze. Siti archeologici da visitare: Villa Romana (o Stazione di Ristoro), del III/I a.C. e il Il Castello Longobardo (Castem Vetus), del 700 circa.