– di Nicolò Antonio Cuscunà –
L’amministrazione comunale di Caserta, ad anno scolastico iniziato, promuove per il prossimo, l’uso in comodato di un bus da adibire al trasporto persone diversamente abili. Dall’attenta lettura dell’atto emergono alla memoria antichi detti utili alla comprensione del documento posto in essere dalla giunta presieduta dal sindaco avvocato Carlo Marino: “Meglio tardi che mai……; beati i monoculi in terra caecorum; una sola figlia femmina promessa a 100 generi….” L’iniziativa ha lo scopo di venire incontro alle famiglie che trovano difficoltà, per motivi di lavoro, ad accompagnare i propri figli disabili a scuola. L’idoneo mezzo disponibile per tale servizio, conta 16 posti a sedere di cui 2 idonei al trasporto disabili, la competenza territoriale è riservata alle istituzioni scolastiche di competenza dell’Ente. Le Istituzioni scolastiche comunali, dislocate nella vasta area urbana, pedemontana e collinare sono 7 con decine di plessi decentrati per un ammontare di 6.322 alunni in età dell’obbligo. Non è dato sapere il numero degli studenti diversamente abili. Non è dato intuire come sarà svolto il servizio e con quale efficienza. L’avviso pubblico, manifestazione d’interesse è da assolversi da associazione del terzo settore aventi titoli previsti per legge e senza alcun scopo di lucro. Or dunque, tralasciando per un attimo l’aspetto con cui sembra cucito l’abito su misura, ci soffermiamo sulle condizioni alla concessione. I concessionari sono affidatari per due anni, rinnovabili, hanno l’obbligo di garantire la gratuità di 10.000 km di trasporti sociali al Comune di Caserta; spese di manutenzione, di carburante, assicurazione e revisione sono a LORO carico; quelle di manutenzione straordinaria e tassa di possesso sono a carico del Comune di Caserta. Per cui s’intuisce la gratuità a termine, in quanto 10.000 km di servizio, come quello preventivato, saranno percorsi in breve e subito. Nell’atto deliberativo di Giunta Municipale, si puntualizza l’obbligo ad essere Associazioni di volontari senza fini di lucro, operanti e residenti nel Comune di Caserta, essere in regola con gli adempimenti previdenziali ed assistenziali, insomma un’associazione modello, rientrante in paletti ben definiti ed identificabili. I punti dove le nebbie s’intensificano al punto da diventare difficile comprendere la vera finalità dell’istituendo servizio sono: il trasporto è rivolto a servizi da riconoscere alle persone svantaggiate, anziane, con disabilità,…per facilitarne la mobilità verso strutture e servizi pubblici, convenzionate, con finalità sociali e per migliorarne la qualità della vita, per loro e per le famiglie. Il bus per effettuare tutti questi servizi, da 16 posti di cui 2 per disabili, è uno solo e non 100. Come si pretenderà di trasportare: scolari, anziani, a scuola, negli ospedali, negli uffici, ecc., non è dato comprendere…ricordiamo l’obbligo di non promiscuità sanitaria, cioè…non si possono trasportare scolari, disabili, anziani e normodotati…nelle scuole è fatto divieto l’ingresso alle persone estranee, ed in caso di seggio elettorale, sono eseguite le dovute disinfestazioni. Per concludere come s’è iniziato, richiamiamo alla memoria un antico detto popolare: “lo scuola bus sembra verrà utilizzato come i gerarchi fascisti utilizzavano i pochi e famosi carri armati di Mussolini …li spostavano alla bisogna…da nord a sud…secondo la presenza del duce”… Trascorre il tempo ma la storia non cambia mai …Quando si tratta di prendere per i fondelli la povera gente sono tutti gerarchi disonesti!